Palermo. La famiglia Carollo – Mimmo, Giammarco, nonna Citta, zia Lucia e Rosalia – si appresta per l’ennesima volta a mettere in atto la solenne cerimonia di vestizione. Una preparazione pomposa che ha il sapore del rito, perché grande e maestosa è l’opera da compiere: uscire di casa. Varcare la soglia. Attraversare quelle quattro mura impermeabili per scendere in strada ed offrirsi allo sguardo altrui: “Niscieeemu”. Usciamo.
La storia della famiglia Carollo si snocciola come un rosario in cui ogni perla – potremmo dire ogni microsfera narrativa – è scandita proprio dal “nisciemu”, da una rinnovata e rinvigorita volontà di uscire, prima che succeda ancora qualcosa che impedisca di farlo. I cinque parenti congiunti sono infatti dei maestri nel creare intoppi a regola d’arte.
È ammessa ogni forma di impaccio, purché funzionale al rimanere rintanati e protetti in casa: non si può uscire se ci si dimentica di infilare le scarpe, se il capofamiglia è colto da uno scatto d’ira con cinta alla mano, se si parla di calcio, se si ruba il dolcetto altrui, se si ha sete, se la nonna è colta da malore. Si rimane in casa punto e basta, nella buia e deprimente sicurezza di quel bozzolo domestico.
In uno spazio scenico scarno ed austero che sa parlare della Sicilia intera, fontane e piazze comprese, i cinque attori della compagnia Sud Costa Occidentale (Gaetano Bruno, Sabino Civilleri, Tania Garribba, Manuela Lo Sicco e Simona Malato) sfondano letteralmente ogni barriera, ogni distanza dal pubblico, con la forza delle azioni, il carisma dei corpi, la nettezza della voce e la potenza della lingua, un siciliano che sa di arcaico, che porta con sé l’odore di panelle, di cassata e di sozzura di vicoli. Una lingua incomprensibile ai più, che non intacca per questo la comprensione globale e passionale dello spettacolo.
“mPalermu“, in tournée dal 2001, è lo spettacolo che per primo ha consacrato lo stile e la poetica della regista-drammaturga palermitana Emma Dante, elevandola ad icona del teatro contemporaneo del nostro Paese, di quella frangia di teatro che non si avvale di stilemi futuristici e costrutti tecnologici, ma che ricerca una teatralità pura e viscerale, sacra e suggestiva, fortemente radicata alla terra di origine.
A partire da questo spettacolo la compagnia Sud Costa Occidentale, formata nel 1999, è entrata nel circuito teatrale ufficiale internazionale, senza perdere per questo le peculiarità di marginalità, impegno e ricerca tipiche del migliore teatro off.
mPALERMU
testo e regia: Emma Dante
con: Gaetano Bruno, Sabino Civilleri, Tania Garribba, Manuela Lo Sicco, Simona Malato
direzione tecnica: Cristian Zucaro
produzione: Sud Costa Occidentale
durata: 55’
applausi del pubblico: 3′ 35”
Visto a Jesi (AN), Teatro Pergolesi, il 19 aprile 2008