La narrazione – Seconda traccia del ciclo di workshop per attori condotto da Beppe Rosso

Il raccontare è l’azione drammatica, apparentemente più semplice, che anticipa e contiene l’interpretazione teatrale e le sue forme.

In realtà la capacità affabulatoria presuppone, da parte di chi la agisce, un’autenticità comunicativa e una notevole padronanza del ritmo. E presuppone la conoscenza degli ambienti, dei dettagli e delle situazioni in cui si sviluppa l’azione.

Il narratore deve “vedere” le cose che sta raccontando e costruire un proprio paesaggio interiore. Chi narra ha necessariamente bisogno di acquisire una capacità di ascolto interiore e di stimolare una propria “visionarietà” creativa, allenata al gioco.

Si procederà allo sviluppo della capacità espressiva individuale attraverso l’uso della voce, del gesto, del ritmo in rapporto allo spazio e allo sviluppo/consapevolezza dei propri stati emotivi nell’atto della comunicazione.

“Una storia è soprattutto movimento da un punto a un altro, movimento che non lascia mai le cose nello stato iniziale”.

Chi narra deve conoscere i meccanismi necessari per adattare un testo scritto e renderlo proprio. Per farlo si dovranno apprendere le regole basilari della drammaturgia. Saranno analizzati i fondamenti dell’azione drammatica: l’impostazione di una storia, la sua risoluzione, il punto di vista, il sistema e la funzione dei personaggi.

L’obbiettivo di questa parte del seminario sarà imparare a riconoscere lo scheletro essenziale di una “storia” analizzandone i meccanismi di base e le funzioni per fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per elaborare un proprio racconto.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE AL SEMINARIO € 175 (+ € 5 di quota associativa ACTI 2012)