Dal corpo alla fotografia di scena, la proposta formativa di Mondaino

Mondaino
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Una veduta dall’alto di Mondaino, a 20 km. da Riccione (photo: arboreto.org)

Un interessante e ampio ciclo di laboratori prenderà vita da marzo ad ottobre al Teatro Dimora del piccolo paese di Mondaino, in provincia di Rimini.
Ad inaugurare il percorso saranno i Muta Imago con “Displace” (11-13 marzo), che affronterà il tema della costrizione all’abbandono della propria patria, al muoversi senza volere dai luoghi in cui si è abituati a vivere. I tre giorni di laboratorio saranno dedicati a chiunque voglia “approfondire il rapporto tra il proprio corpo e lo spazio che lo circonda” attraverso la costruzione d’immagini ed azioni da dislocare in uno spazio in continuo mutamento, gestendo il tempo dell’attesa forzata e spostandosi continuamente verso direzioni sconosciute. Un laboratorio fortemente intrecciato al loro lavoro di questo periodo. I Muta Imago sono infatti da questa settimana ospiti a Mondaino in residenza creativa per la produzione del nuovo spettacolo “Displace 2 # Rovine”.

Interessante, a seguire, anche la proposta di Laura Arlotti, che dal 14 al 16 aprile con “Occhio allo specchio” proporrà un  laboratorio di “fotografia ragionata di scena”, che tra teoria e pratica avrà come obiettivo sia la formazione di giovani fotografi di scena, sia la documentazione delle attività teatrali dell’Arboreto nel corso del 2011. Si indagherà su come guardare uno spettacolo attraverso due fasi didattiche: una teorica, sulle diverse modalità di tecniche fotografiche, e l’altra pratica in cui i partecipanti potranno mettere in pratica quanto appreso, scegliendo il loro punto di vista da cui immortalare la scena.

Dal 28 al 30 aprile con Eugenio Ravo si affronterà il tema del “Corpo, maschera dell’anima”, laboratorio di teatro e mimo corporeo. L’artista, grazie alla sua ricerca pedagogica e teatrale, svelerà ai partecipanti come il corpo diviene maschera e custode del proprio essere, luogo in cui “energia, movimento, ritmo, impercettibilità, silenzio compongono la sintesi dell’essere attore”.

Continuando sul tema del corpo seguirà poi “Il corpo neutro. Tecniche di straniamento” (7-11 giugno) con Claudio Morganti, che approfondirà il senso – se è lecito parlarne, appunto – della famosa tecnica brechtiana. Ci si chiederà quali sono e se esistono delle possibilità di significato per un gesto straniato, per l’astrazione, per il corpo neutro: argomenti che l’artista, grazie alla sua esperienza teatrale, è pronto ad affrontare “di fronte a qualsiasi tribunale e naturalmente anche a chi vorrà partecipare a questo incontro”.

Dal 2 all’11 agosto invece Roberto Galvani e Marco Mantovani terranno un campus musicale di didattica artistica. Dieci giorni per realizzare sul posto un sistema di produzione musicale con musicisti, ragazzi e curiosi attraverso il metodo della “Simple Music”. I brani musicali saranno composti tenendo conto delle competenze e delle possibilità tecniche e pratiche dei partecipanti, guidati e supervisionati dai due artisti, che si divideranno così il progetto: inizialmente si lavorerà con Galvani per la composizione ed il montaggio di brani musicali; nei giorni conclusivi Mantovani parteciperà alla composizione dei brani e alla realizzazione del progetto inserendosi e interpretando i brani con strumenti elettronici.

Il ciclo di workshop si chiuderà in autunno con “Imitationofdeath 011 – seconda desquamazione” tenuto da Ricci/Forte, che proseguiranno nel loro studio viscerale del crudo e grottesco scrittore cult Chuck Palahniuk. Il corso è rivolto ad attori, danzatori e performer professionisti under 30 che vogliono sperimentare di persona l’avvicinamento al regno della mediocrità – caratteristica del nostro tempo che il duo descrive nei suoi spettacoli come pop&pulp – per scoprire “una simil-esistenza, in una simil-Europa dove, non rintracciando barlumi di autenticità vitale, forse lo sport migliore è praticare una sana imitazione della Morte”. Le selezioni avverranno tramite materiale cartaceo: inviare curriculum + foto + lettera motivazionale a teatrodimora@arboreto.org

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