Saverio La Ruina è una ragazza neppure trentenne cresciuta in un paese del meridione che, dopo essersi maritata a 14 anni e aver fatto figli uno dopo l’altro, è ora alle prese con un lungo monologo-sfogo. La narratrice ripercorre così la sua innocenza femminile e l’incredulità nel vedere un mondo di maschi voracemente attenti al suo corpo. Proprio quel corpo che viene ceduto in sposalizio ad un uomo brutto e sconosciuto, che poi la costringerà ad avere numerosi figli.
Nessuno spazio di vita libera si apre nel suo universo, se non un dialogo simpatico e dolce con un Gesù dipinto come l’unico uomo a lei sempre vicino: l’uomo che non c’è.
Appeso tra la totale idealizzazione del suo desiderio e la realtà amara di un’esistenza non libera, La Ruina (doppio Premio Ubu 2007 con “Dissonorata”) denuncia la schiavitù della donna nel proprio corpo/oggetto di riproduzione, esercitata dal maschilismo del suo ambiente sociale. Tanti piccoli fatti emergono in un fiume in piena di ricordi, resi necessari e piacevoli dalla graziosa gestualità e dalla dolce mimica facciale del suo interprete.
L’empatia verso una donna dipinta all’interno di una società arcaica in procinto di modernizzarsi (ma sono realmente questi, ancora oggi, i problemi della donna in meridione? O siamo in ritardo nel capire la schiavitù “nuova” del corpo della donna?) si accresce quando sente necessario – al settimo figlio – un aborto, perché ormai sfinita. La macchina da riproduzione si è inceppata, e l’unico atto di libertà che la donna riesce ad esercitare su se stessa rimane un gesto che le porterà non poco dolore.
Proprio in quel dolore e nel suo ricordo si ferma il racconto, ma continua il conflitto innescato dalla duplicità sessuale del protagonista: maschio l’attore-autore e femmina il personaggio, che ci conduce ad una comprensione di una realtà che fa riflettere su come gli uomini arrivino sempre dopo le donne.
In scena al Teatro India di Roma fino al 22 novembre.
di e con Saverio La Ruina
musiche composte ed eseguite
dal vivo da Gianfranco De Franco
disegno luci Dario De Luca
organizzazione Settimio Pisano
produzione Scena verticale
con il sostengo di MIBAC | Regione Calabria
durata: 1 h 26′
applausi del pubblico: 2′
prima nazionaleVisto a Roma, Teatro India, il 17 novembre 2009
Ecco le prossime date di Scena Verticale:
26 novembre | Ferrazzano (CB), Teatro del Loto | Dissonorata
27 novembre | Ferrazzano (CB), Teatro del Loto | la Borto
28 novembre | Calenzano (FI), Teatro Manzoni | la Borto
05 dicembre | Siderno (RC), Libreria Mondadori | Dissonorata
08 dicembre | Giulianova (TE), C.C. Quartiere Annunziata | la Borto
non è possibile sapere dove sarà lo spettacolo dopo l’india?