Ricci/Forte svettano nel Last Seen 2009. Ma che fatica!

Last Seen 2009 Klp

Last Seen 2009 KlpLast Seen? Il punto interrogativo sta ad indicare che ci è venuto il dubbio sull’edizione del prossimo anno: farla o smettere qua? La domanda nasce da un ulteriore nostro quesito: è stata una “guerra di fazioni”?…  Possiamo chiamarlo così questo testa a testa fra due conosciuti nomi del teatro contemporaneo, che hanno battagliato fino all’ultimo (o quasi) minuto?
Sicuramente si è trattato di un sondaggio sofferto fino alla fine, non tanto per la gara in sé, ma per noi di Klp. In primo luogo perché ci abbiamo dovuto lavorare come dei forsennati: e che tipo di lavoro? Il cane da guardia, o carabiniere fate voi (senza offesa alcuna nei confronti dell’arma, intendiamoci). E’ stato anche bello, a tratti, sentirsi padroni di quel potere che permette di decidere chi può accedere o meno al sito. Ma poi si è sfiorato quasi il grottesco. I ban, insomma, hanno fatto parte integrante del gioco (“gioco” non desiderato e che ci ha presi alla sprovvista, ammettiamolo), come la destrezza e perseveranza di un manipolo di smanettoni. Ok, ritiratevi pure giù le maniche e riposate il dito indice. Appuntamento, forse, all’anno prossimo, magari con un’edizione un po’ rivista!

I vincitori 2009 sono dunque Ricci/Forte con “Macadamia Nut Brittle”. Congratulazione ragazzi, per quel che può valere questo “non premio” di Klp. Ma congratulazioni anche alla compagnia che è stata protagonista di questo clamoroso testa a testa, Muta Imago con “Madeleine”. Grazie anche al sostegno con cui avete accompagnato i vostri beniamini, sostenendo allo stesso tempo le pagine viste di questa testata.

E partendo dal non-presupposto che un premio, a maggior ragione simbolico come il nostro, possa avere un qualche valore, se il Last Seen dell’anno un futuro lo avrà, ci piacerà continuare a pensarlo con la stessa leggerezza con cui è nato: un gioco all’interno del teatro che amiamo seguire. Senza troppe velleità, ‘che noi lo sappiamo di non essere docenti universitari o grandi firme della critica: Klp è un’altra cosa, e con questo stesso spirito vogliamo andare avanti. Chi ci ama continui a seguirci!

Join the Conversation

No comments

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. says: Mirko

    Ho visto entrambi i lavori (di Ricci/Forte e di Muta Imago) e trovo che siano i giusti rappresentati del teatro contemporaneo. Sono due spettacoli incredibili, anche se all’opposto l’uno dall’altro, e al di là del fotofinish trovo bello che a vincere sia una nuova idea di teatro e un nuovo modo di essere platea, con un’accesa partecipazione indice di salvifica vitalità.

  2. says: Renzo

    una riflessione però va fatta.
    L’affezione, il sostegno, il pubblico che si interessa, sono sempre state cose di cui nel teatro si è lamentata l’assenza. Se 1000 e più persone si sentono di schierarsi, parteggiare, prendere parte, non essere avulsi, dare testimonianza di appassionamento, bene, così sia.
    Gli altri? Beh alla storia passerà che un gruppo di persone ha sostenuto un progetto culturale. La redazione aveva fatto una consultazione fra i redattori, poi l’ha voluta condividere con i lettori per la scelta finale.
    Poteva essere una scelta elitaria, come tutti i premi “seriosi”. Abbiamo voluto essere “allargati”. Questo dimostra due cose:
    – che un elemento di visibilità da parte di KLP, per alcuni, è una cosa da prendere molto sul serio, perchè siamo un bel GIORNALE (e non un blog) fatto da persone serie e appassionate.
    – che i lettori di KLP sono a loro modo “partigiani”. Ne abbiamo sempre più spesso prova nei commenti. Questa è un’ulteriore testimonianza di vivacità e passione.
    Certo può far riflettere il fatto che ha vinto chi è riuscito a mobilitare più seguito.
    Ma questo io non lo vedo come cosa solo faticosa e negativa. Anzi. Per me che lavoro a questo progetto con passione e nient’altro, è una testimonianza che quello che faccio ha un senso, crea e mobilita volontà, attenzioni, impegno.
    QUesto, in una società ammalata di inedia, di tiepidume, di vecchi imparruccati, mi sembra comunque un segnale. E non va sottovalutato.
    Un agurio grande a Stefano Ricci e Gianni Forte, che lavorano con passione alle loro creazioni.
    Uno altrettanto grande a Claudia e Riccardo di Muta Imago. Il loro lavoro non vale meno. E’ questo l’esito di questo sondaggio.

    Anche i loro sostenitori hanno mostrato un’affezione al progetto che fino a qualche tempo fa il teatro giovane si sognava.
    Io non sono disgustato. Sono contento ci sia stata partecipazione. Certo a un certo punto è diventata una cosa di principio, una lotta fratricida. Ma tant’è, in democrazia vince chi ha un voto in più.

    Quanta gente banneremmo dai seggi elettorali se no….
    😉

    Va bene così. Magari l’anno prossimo proviamo un metodo meno sussultorio, ma evvivaddio, quando non si partecipa la gente dorme, quando partecipa BEN VENGA!!!!!