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Last Seen FAQ – Frequently Asked Questions

Last Seen Prize
Last Seen Prize
Last Seen Prize

Ecco oggi qualche necessaria puntualizzazione a fronte delle questioni aperte in questi anni di Last Seen (e che non sono mancate neppure in quest’ultima edizione) da parte di alcuni lettori.

Questa pagina verrà aggiornata come una vera e propria F.A.Q. (Frequently Asked Questions) e servirà per ripassare, nel caso ce ne fosse l’esigenza, le non-regole del Last Seen, il gioco con cui viene eletto lo spettacolo dell’anno di Klp.

A partire quindi dagli appunti mossi nelle varie edizioni, da lettori e non, al funzionamento del Last Seen, abbiamo raccolto le nostre risposte (talvolta inviate via mail o sotto forma di commento su questo sito o all’interno dei post passati) per godere al meglio di un’esperienza “unica” come il Last Seen.

Premessa:

Il Last Seen è, prima di tutto, un gioco. Le tre uniche e fondamentali regole sono le seguenti:

A – Dura un mese,
B – Ogni indirizzo IP (codice numerico che indentifica univocamente un dispositivo di rete in un’istanza di collegamento) può votare una volta sola,
C – Il premio consiste in un “regalo” da parte dell’editore del giornale: un mese di visibilità pubblicitaria.

Non esistono e non vogliamo imporre altre regole oltre queste. Dunque, tutti hanno le stesse possibilità e gli stessi strumenti per agire (in maniera lecita o illecita) sul sondaggio e sulle proprie conoscenze allo scopo di far crescere i voti dei propri beniamini (o di sé stessi, nel caso ci si autovoti).
Detto questo, è importante precisare che non tutto si esaurisce in questi termini, sarebbe troppo semplice e noioso. Per saperne qualcosa in più vi consigliamo di leggere il punto 3 dell’elenco seguente o, meglio ancora, giocarvi la prossima edizione con la bava alla bocca e i crampi alle dita!
Vi lasciamo allora alle domande che ci sono arrivate negli anni con relative nostre risposte.
1.
Chi ha visto più di un terzo di quegli spettacoli? Come si può votare ciò che uno non ha visto? Sulla base di cosa si vota? Della stima verso i nomi? E’ ovvio allora che i nomi che già godono di una tifoseria non hanno rivali, così come è ovvio che gli spettacoli passati per la piazza romana o per i grossi festival (dove non tutti gli artisti recensiti hanno accesso), essendo stati visti da più persone, hanno incredibilmente più possibilità di essere votati.

Andiamo con ordine. La definizione di “Spettacolo dell’anno” non è del tutto corretta. Sarebbe meglio parlare di “Spettacolo dell’anno di Klp”, proprio per sottolineare la specificità di questo “premio” che non intende assolutamente porsi come metro assoluto del valore di uno spettacolo, ammesso che altri autorevoli premi possano candidarsi ad un ruolo di così elevata, quanto improbabile, responsabilità.
Come si può votare ciò che non si è visto? Beh, è lapalissiano che sarebbe il caso di non votare ciò che non si è visto. Dopo di che ciascuno è libero di fare ciò che vuole: nessuno potrà mai controllare se uno spettacolo sia stato visto o meno da chi lo ha votato.
La tifoseria e la popolarità di una compagnia o artista rispetto ad altri è evidentemente una variabile insita nel gioco stesso che premia, volutamente, anche la capacità di smuovere i propri fan a votare. Anzi, è una delle componenti fondamentali di questo gioco, anche se non necessariamente questa capacità è direttamente proporzionale alla popolarità dell’artista.

2.
Con questo gioco si creano fazioni e schieramenti, forse pilotati dalle stesse compagnie.

E’ esattamente l’obiettivo di questo gioco: un avvincente e goliardico palio delle fazioni.

3.
Con questo gioco si può votare più volte.

Con questo gioco, potenzialmente, si può votare più volte, ma non è dato di sapere quante.
Il Last Seen non prevede alcuna apparente restrizione: non è necessaria, infatti, nessuna registrazione per parteciparvi e, anche se lo fosse, le modalità per aggirare l’ostacolo sarebbero molteplici e di semplice attuabilità.
Esistono però differenti livelli di controllo che vengono attivati qualora le condizioni lo richiedessero. Non esistono regole che determinino l’attivazione di questi strumenti, semplicemente ne facciamo ricorso, a nostra completa discrezione e in pieno spirito orwelliano, con l’unico scopo di garantire il corretto (o scorretto, se preferite) svolgimento del gioco ed incentivare un’ampia partecipazione allo stesso.
In conclusione, l’assunto di partenza dovrebbe, a nostro avviso, essere interpretato in modo leggermente (ma sostanzialmente) differente: “Con questo gioco TUTTI POSSONO PROVARE a votare più volte”.

4.
Ci sono persone che organizzano gruppi su Facebook per invitare a votare in cambio di favori di vario genere. Gli stessi amici mi risulta siano provvedendo a diffondere la cosa con effetto catena ad altri amici (è superfluo dire che ben pochi di loro hanno messo piede a teatro per vedere lo spettacolo votato).

Ottima cosa! Visto come un gioco da niente riesce a diventare specchio di una società? Ci auguriamo possano nascere molti altri gruppi come quello citato. Inoltre gli amici che, secondo quanto sostenuto, non sono mai entrati a teatro potrebbero essere pericolosamente incentivati a fare questo primo passo verso la dipendenza teatrale, incitati proprio da questo uso “scorretto” di un concorso. Sarebbe un onore per il gioco!

5.
Con queste modalità il premio rischia di essere un fiasco in termini di credibilità.

Innanzitutto è doveroso precisare che non è nei nostri interessi far sì che questo premio abbia “credibilità”, almeno non nei termini a cui pare riferirsi questo lettore.
La “credibilità” del Last Seen, dal nostro punto di vista, risiede nella partecipazione, più o meno sentita, più o meno corretta (o corrotta, se si preferisce), delle persone, dei lettori, degli operatori, degli artisti, che decidono autonomamente di entrare in questa bolgia e provare a divertirsi attuando un combattimento, senza esclusione di mezzi ma ad armi pari, con altri giocatori.

6.
Le ultime 24 ore “al buio” non mi sembrano per nulla corrette e trasparenti. Non so nemmeno se per legge è ammesso.

Questo è forse il commento che più ci ha fatto sorridere nella storia del Last Seen.
Le ultime 24 ore al buio hanno lo scopo di rendere più “emozionanti” le ultime fasi del gioco, soprattutto in caso di due spettacoli con un numero di voti abbastanza vicino.
I partecipanti si dovranno in questo modo confrontare con il voto senza potersi basare su calcoli di nessun tipo, se non quelli fatti fino al giorno prima.
Cosa non sembra corretto e trasparente? Il dubbio che un voto possa non essere conteggiato? Da questo punto di vista garantiamo che ogni voto viene effettivamente conteggiato.
Per sciogliere questo genere di dubbi valuteremo la possibilità, nelle prossime edizioni, di visualizzare, a conferma del voto effettuato, oltre al messaggio “Grazie per aver votato” anche il numero dei voti complessivi dello spettacolo votato.
In merito alla legge: per fortuna, il Last Seen è ancora un gioco non soggetto a controlli, né da parte delle autorità doganali né dei monopoli né da parte degli organi di controllo delle primarie del PD. Le regole – o non regole – del gioco le stabilisce Krapp, terribile Deus ex machina, fazioso e pure facinoroso! Per partecipare a giochi conformi alla legge, ed avere la certezza di buttare dei soldi con il benestare delle istituzioni, consigliamo invece di rivolgersi all’AAMS.

7.
Lo spettacolo che sto cercando di votare risulta sospeso a causa di irregolarità. Di che irregolarità si tratta?

Il sistema di votazione effettua più volte, nel corso della stessa giornata, una serie di verifiche sulla base delle informazioni a sua disposizione. Le irregolarità a cui si fa riferimento consistono in voti multipli verso lo stesso spettacolo da parte dello stesso dispositivo. Il numero di ore di penalizzazione è variabile e dipende dalla quantità di irregolarità riscontrate.

8.
Perché viene penalizzato con una sospensione lo spettacolo se le irregolarità vengono commesse da chi vota? Che responsabilità può avere chi riceve il voto?

In linea teorica lo spettacolo non ha alcuna responsabilità, ma il funzionamento del gioco è questo. Ci sono vari livelli di controllo, superati i quali anche lo spettacolo può essere penalizzato con una sospensione.

9.
Oltre che riscontrare queste irregolarità non potete impedire che il sistema registri la seconda votazione e permettere ad altri quindi di continuare ad esprimere la loro preferenza?

E’ già così. Nessuno viene penalizzato a causa del tentativo di votare una seconda o ennesima volta. Il sistema avvisa che si è già votato e la cosa finisce lì. La penalizzazione scatta quando, ripetutamente, più votanti usano metodi (che non staremo qui a spiegare) per scavalcare i controlli esistenti e risultare come se non si fosse mai votato. In parte queste pratiche vengono tollerate, il gioco permette e prevede anche l’intervento dell’ingegno di chi sfida la “macchina” (è un gioco, non un sondaggio con velleità di esattezza scientifica), ma a lungo andare è inevitabile l’intervento di altre barriere da superare. Ripetiamo che si tratta di un gioco che va al di là del puro sondaggio. Altrimenti avremmo fatto votare solo persone regolarmente registrate attraverso ferrei controlli preventivi (metodo che non può comunque garantire esattezza). Ma, soprattutto, non ci saremmo divertiti e saremmo andati contro lo spirito del Last Seen.

10.
Si capisce poco se si è votato o no, non si capisce se il voto è andato a buon fine.

La pagina restituisce chiaramente un messaggio “Grazie per aver votato” quando il voto viene accettato e un messaggio “Hai già votato…” o altro quando rileva una duplicazione o irregolarità.

11.
Sinceramente questa cosa della penalizzazione attraverso la sospensione dello spettacolo non la trovo una cosa molto giusta.

Il Last Seen non è un gioco “giusto”. E’ più che altro una corsa ad ostacoli, per chi vi partecipa ma anche per chi lo gestisce. E’ inoltre un gioco in continua evoluzione, non è dunque detto che tutte le carte siano già state scoperte.

 

 

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