Cosa vuole dire, oggi, scrivere per il teatro? Quali forme può assumere la drammaturgia nella contemporaneità?
A queste domande, che riguardano una delle problematiche più importanti e spesso irrisolte della scena contemporanea, intende dare molteplici risposte la quinta edizione del festival Luoghi Comuni, che si terrà a Brescia da giovedì 21 a domenica 24 marzo, e dove decine di autori e operatori teatrali, non solo italiani, si troveranno per condividere oltre che spettacoli anche esperienze, incontri e possibilità di lavoro comune, creando così l’occasione per il confronto, il dialogo e lo scambio tra compagnie teatrali, artisti, operatori culturali e pubblico.
Luoghi Comuni è organizzato dall’associazione Être che, grazie all’importante contributo di Fondazione Cariplo, riunisce in un network 22 residenze teatrali, distribuite su nove province lombarde, portando ogni anno stimoli diversi, con l’obiettivo di farsi punto di riferimento per lo spettacolo dal vivo in Lombardia.
Quest’anno, in collaborazione con Residenza Idra, porrà quindi al centro della sua analisi la parola, la nuova drammaturgia osservata sotto diversi aspetti, sia nella forma che nei contenuti, come modalità di scrittura autonoma o legata alla messa in scena; ma anche come capacità di approfondire i temi legati al presente, all’attualità, di interesse locale o nazionale, o di rivisitare testi classici in chiave moderna, toccando quindi concetti più universali.
Per questo il festival si muoverà sperimentando e mettendo alla prova i drammaturghi di domani attraverso nove mise en espace, un’ospitalità internazionale, una maratona di testi del bando Urgenze, una lectio magistralis tenuta da Jean-Marie Besset, un convegno sulla nuova drammaturgia e molto altro.
I gruppi lombardi chiamati a misurarsi coi loro testi attraverso la forma della mise en espace saranno Animanera, Atir, Araucaìma Teater, Compagnia Babygang, Compagnia Teatrale Dionisi, Nudoecrudo Teatro, Qui e Ora, Teatro Periferico e Sanpapié; la stessa formula sarà adottata per presentare al pubblico due testi inglesi, “Little Baby Jesus” di Arinze Kene, e “Holloway Jones” di Evan Placey, promossi attraverso Short Latitudes, progetto finanziato dal British Council e nato per diffondere in Europa la nuova cultura teatrale inglese.
Il collegamento con l’Europa avrà anche come protagonista Jean-Marie Besset, direttore del Teatro dei 13 Venti, Centro Nazionale di Drammaturgia Languedoc-Roussillon Montpellier, già vincitore del Grand Prix du Théâtre dell’Académie Française, che terrà una lectio magistralis in cui parlerà della sua esperienza di drammaturgo in un Paese di enorme vitalità teatrale, così diverso dal nostro, come la Francia.
Si potrà inoltre avere l’occasione di vedere “All that is wrong” dei belgi Ontroerend Goed & Laika, che presenteranno a Brescia un lavoro sul disagio giovanile di cui è autrice e protagonista Koba Ryckewaert, una ragazza di 18 anni.
Sul fronte dei testi ci sarà una vera e propria “maratona” presentata da Giuseppe Manfridi, dove verranno presentati testi scelti grazie al bando Urgenze del progetto NdN; mentre nel convegno sulla nuova drammaturgia parteciperanno protagonisti della scena contemporanea come Laura Curino, Flavia Mastrella e Antonio Rezza ma anche Paolo Cognetti, già vincitore del Premio Lo Straniero nel 2009.
Completano e arricchiscono il palinsesto del festival due interessanti e innovativi format. Il già sperimentato Speed Dating sarà un’opportunità aperta alle compagnie giovani o indipendenti che abbiano voglia di farsi conoscere e consisterà in sei minuti di tempo durante i quali presentarsi nel migliore dei modi ad un possibile produttore.
In Mentor Room, invece, che viene proposto per la prima volta in Italia grazie alla cura di Michele Losi, cinque progetti artistici verranno sottoposti al giudizio di due mentori, professionisti del settore, dando vita ad un confronto serrato di un’ora che ci si augura proficuo per entrambi.
Klp, mediapartner dell’evento, ci sarà per raccontarvi queste quattro giornate ricche di appuntamenti.