A Cesena, al Teatro Comandini e in altri spazi della città, dal 26 novembre al 4 dicembre si svolge la quarta edizione di Màntica – spettacoli concerti proiezioni laboratori ascolti e installazioni.
Curato da Chiara Guidi, Màntica contiene la ricerca e il lavoro attuali della Socìetas Raffaello Sanzio in tutti i suoi elementi e la volontà di apertura pubblica dello spazio, di condivisioni di pratiche di arte e conoscenza con gli spettatori e di invito di altri artisti.
Dedicato nelle passate edizioni al suono e alla voce, mantiene anche quest’anno la stessa attenzione ma guarda all’istante creativo, alla composizione, al qui e ora dell’improvvisazione, declinato nelle diverse forme del concerto, della performance, dello spettacolo musicale e teatrale e dell’esperienza diretta attraverso la pratica laboratoriale. Rivolto in particolare al panorama italiano, conferma la sua dimensione transgenerazionale e transartistica, che vive della relazione tra maestri e giovani artisti e intreccia le arti problematizzando le sfere di influenza e ampliando i confini.
Grazie alla collaborazione tra Màntica e Area Sismica di Forlì, le cui differenze e affinità intendono aprire e indicare al pubblico prospettive comuni, si inaugura il 26 novembre con un doppio appuntamento. A Cesena, nella Sala Consiliare del Comune, concerto di Giuseppe Ielasi, uno dei più noti musicisti italiani nel campo delle composizioni elettroniche e della sperimentazione elettroacustica, mentre a Forlì, ad Area Sismica, doppio concerto con Z’ev, storico musicista americano precursore dell’industrial, che in questo progetto esplora l’iterazione tra suono e materia, e il giovane ensemble di archi Cracow Philharmonic String Quartet.
Gli appuntamenti con l’ascolto proseguono con Fabrizio Ottaviucci, compositore e interprete di maestri della musica contemporanea come John Cage e Giacinto Scelsi di cui proporrà un programma nel suo concerto per pianoforte (1 dic.) e, su versanti completamente diversi, con i suoni e i testi dei giovani POPX (3 dic.) e con El General, al secolo Hamada Ben Amor, il giovane rapper le cui canzoni hanno dato voce e rappresentato la colonna sonora della recentissima rivoluzione tunisina.
Parallelamente, gli ascolti guidati di Fabrizio Ottaviucci (27, 28, 29 nov.) e Luigi Bertaccini (4 dic.) approfondiscono la sottile linea di confine tra composizione e improvvisazione che ha caratterizzato la musica del ‘900 nell’ambito contemporaneo e jazzistico, mentre Stefano Catucci (2 dic.), docente universitario e conduttore di Radio3, ne rintraccia le presenze in epoche remote, eppure insospettabilmente vicine della musica classica.
Gli appuntamenti con la visione, sempre in connubio tra musica teatro e arte, si aprono con L’uccello di fuoco, fiaba russa con drammaturgia e voce di Chiara Guidi, violino di Silvia Tarozzi e theremin preparato di Massimo Simonini, in cui si nega parte della visione per dare corpo all’ascolto e si moltiplica il racconto con l’imprevisto sonoro e verbale di un piccolo gruppo di bambini (1 e 2 dic.). La giornata del 3 dicembre è interamente dedicata agli interventi performativi di artisti la cui creatività si sviluppa attraverso continue migrazioni di registro e di linguaggio: Gold di Francesca Grilli, performance che concepisce il suono come compiuto senso e perfetta lingua divina; la performance/concerto dell’artista Nico Vascellari che sovrappone fasce sonore con l’irruzione di Ghédalia Tazartès, musicista spontaneo che mescola strumenti e tradizioni diverse facendo confluire le sue radici medio-orientali ed ebraiche nella cultura musicale d’oltralpe; Attore, il tuo nome non è esatto, la performance che Romeo Castellucci costruirà insieme ai partecipanti del suo laboratorio, un affondo intorno alle forze che muovono l’azione dell’attore e ne fondano l’idea stessa (2 e 3 dic.); l’azione ciclica condotta da Claudia Castellucci, rivolta alla Celebrazione dei gesti quotidiani, in cui gli spettatori agiscono, se lo vogliono o guardano. Infine, il tableau vivant La gloria del mondo allestito per uno spettatore alla volta da Luigi Presicce, performer che guarda alla religione e ai rituali magici per creare azioni di carattere esoterico dal significato simbolico e l’installazione Infero nella quale i video artisti Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti prendono spunto dalla Divina Commedia, proponendo un’attualizzazione della capacità visionaria di Dante Alighieri.
Ancora visione, ma filmica, per la monografia dedicata al regista inglese Terence Davies che racchiude tre film in lingua originale (27 e 30 nov. e 1 dicembre). Alla monografia, curata dall’Associazione Angolo Giro, si affianca la visione guidata in cui Cesare Iacono presenta una selezione di “corti” degli albori del cinema in cui è la base musicale la voce dell’opera (4 dic.).
L’asse portante di Màntica è, come di consueto, costituito dai laboratori, dense giornate di lavoro pratico e di relazione rivolte alle persone interessate a calarsi intensamente in una pratica d’arte. I Laboratori si concludono con manifestazioni che sono insieme l’oggettivazione di una forma cercata, scoperta e raffinata e rapporto con uno sguardo esterno.
Tra musica e teatro il laboratorio di Chiara Guidi, che partendo da Il guaritore galattico di Philip K. Dick lavora sulla scala cromatica del parlato utilizzando frasi del testo come note musicali (28 nov.- 4 dic.).
Teatrale quello già citato di Romeo Castellucci, Attore, il tuo nome non è esatto, (30 nov. e 1 dic.), indagine focalizzata sulle forze che governano l’azione dell’attore.
Improvvisazione musicale nel laboratorio condotto dal compositore-esecutore Fabrizio Ottaviucci che segue il metodo di creazione elaborato da Markus Stockhausen attraverso la Musica Intuitiva: ascolto interiore ed esteriore ed armonia universale (28 nov.-4 dic.).
Improvvisazione elettroacustica in quello condotto da Giuseppe Ielasi, per un’organizzazione del suono nello spazio e nel tempo che prescinde dall’improvvisazione strumentale (1-4 dic.).
Seminario di lettura, commenti e riflessioni per Claudia Castellucci, che partendo da Il nomos della terra, ovvero genealogia della globalizzazione di Karl Schmitt e da La teologia politica di San Paolo di Jakob Taubes, parla del proprio spazio sulla terra, di leggi e dell’essere popolo (Biblioteca Malatestiana, 28 nov.-3 dic.).
Numerose e di diversa natura sono le collaborazioni attraverso le quali Màntica si irradia nella propria area geografica. Da quelle consolidate con il Conservatorio Bruno Maderna di Cesena, il Teatro Bonci, Città del Capo Radio Metropolitana, il CTS, a quelle rinnovate con la Biblioteca Malatestiana e il Teatro Valdoca; e a quelle, del tutto nuove, con la già citata Area Sismica e il Centro Servizi Stranieri “Sanzio Togni”.
Màntica è realizzato da Socìetas Raffaello Sanzio, con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Assessorato alla Cultura Sport e Progetto Giovani, Teatro Bonci/Emilia Romagna Teatro Fondazione e il patrocinio di Comune di Cesena, Assessorato ai Servizi Culturali.
Informazioni e prenotazioni
Socìetas Raffaello Sanzio | Teatro Comandini
Corte del Volontariato 22
47521 Cesena (FC) | Italia
tel. +39.0547.25566
prenotazioni@raffaellosanzio.org
www.raffaellosanzio.org