Marcel.lì Antunez Roca: dalla Fura alla Sistematurgia

Protomembrana
Protomembrana
Protomembrana (photo: marceliantunez.com)

Marcel.lì Antunez Roca è stato fra i fondatori, nel 1979, della compagnia catalana La Fura dels Baus, per poi diventare sperimentatore d’avanguardia nel campo dei “Bodybots” (robot controllati dal corpo) e della “Sistematurgy” (narrazione interattiva con i computer). Lo abbiamo incontrato al Fit di Lugano, per la 18^ edizione del Festival Internazionale di Teatro organizzato da Pan Teatro.

Uscito dagli esperimenti de La Fura ad inizio anni Novanta, con “Epizoo” e “Protomembrana” Marcel.lì Antunez Roca sta portando avanti una serie di riflessioni sulla tecnologia applicata al corpo e alle arti sceniche. “Epizoo” è uno tra i primi esempi di applicazione di tecnologie informatiche al corpo umano, e utilizza un dispositivo che permette allo spettatore di controllare il corpo stesso dell’artista tramite un sistema meccatronico interattivo. “Protomembrana” è invece una performance-conferenza sulla “Sistematurgia”, letteralmente “drammaturgia dei sistemi informatici”, sviluppata come un romanzo, un susseguirsi di racconti. Oltre alla narrazione verbale, la performance utilizza infatti l’animazione grafica, la musica e l’illuminazione.

“L’uomo ha creato in molti secoli tante interfacce che permettono tante libertà d’azione ma allo stesso tempo dei limiti. Per esempio la tastiera del computer è la riproposta della tastiera del pianoforte, non si può certo dire che sia male, ma questo ti obbliga a essere sempre seduto, senza nessuna altra attività che quella di agire con le mani solo sulla tastiera che è appunto un’interfaccia che costringe il nostro corpo a essere sedentario, in questo senso è evidente il limite di questa soluzione. E’ proprio nel tentativo di superare questi limiti che lavoro sulla ricerca di nuove relazioni con le macchine, portandole in scena con un impianto multimediale come quello di Afasia”.
(da wikiartpedia.org)

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