Io credo che l’arte sia un po’ la mia religione, in fondo… Nel senso che è il luogo in cui, da un lato è così chiaro il mio tempo, dall’altro, l’arte – quando è tale – ha un lato che apre verso l’infinito, verso il trascendente, verso ciò che non sappiamo…
…Ungaretti diceva “Il poeta deve farsi sacerdote, deve fare il sacro”. E’ questa parola che ha dentro, una vertigine, una parola che ti fa intuire, intravedere qualcosa d’immenso che ti riguarda profondamente e di cui la tua ragione non sa nulla….
…Io mi sento come poeta di dovere richiamare l’attenzione sulla sottigliezza, è importante il poco e il niente….
…Vedo che la poesia è un fatto abbastanza senile… C’è come un’autocombustione, brucio io quello che dovrebbe finire sulla pagina, e sulla pagina ci finiscono delle scorie…
Mi sarebbe piaciuto essere una ginnasta oppure una nuotatrice, oppure danzare o cantare…
Vi proponiamo oggi l’audio integrale dell’intervista a Mariangela Gualtieri, di cui KLP aveva proposto la video-intervista due settimane fa.