Forse è proprio lei il piccolo grande nume tutelare di questo teatro milanese.
Forse è dall’energia costante con cui alimenta i suoi progetti, che Teatro Arsenale trae costantemente la forza per proseguire in un’attività che, oltre a farsi erede della lezione interpretativa di Jacques LeCoq, mantiene una tradizione teatrale tutta meneghina.
Per raccontare quest’avventura, per leggere il suo percorso fra passato e futuro in un viaggio in due episodi, eresia e santità – sogni e utopie, Marina Spreafico ha deciso di dedicare uno spettacolo al Genius Loci, la divinità della casa.
Ideato dalla Spreafico con un allestimento di Marco Ferreri, e interpretato dalla stessa regista accompagnata da Giovanni Calò, Stefano Marruso, Giulia Buvoli e Vanessa Korn, Genius Loci è in prima nazionale fino al 7 dicembre.
Un po’ buono e un po’ burlesco, parente della Bella ‘Mbriana di partenopea memoria, la divinità che abita il luogo è l’anima segreta del nostro circostante, che spesso ignoriamo. Non molto si sa dei luoghi in cui viviamo, delle strade dove passiamo, del deposito di fatti, avvenimenti, circostanze, casi, vite, opinioni o idee che hanno permesso che essi siano proprio come sono e abbiano l’atmosfera che hanno.
Dai celti ai romani fino al 1273, anno di costruzione dello stabile che lo ospita, lungo i secoli fino ai giorni nostri, quello che ora è il Teatro Arsenale in passato è stato un crocevia di eresia e religiosità mistica, un polo affaristico.
Mille storie che si incontrano nel luogo dei luoghi, il teatro, nella vita delle vite, nella via delle vie. Ecco il perché di una volontà, di un impegno, di un esercizio verso la conoscenza che si fa pratica ogni giorno attraverso la scuola di teatro, gli spettacoli, e questo spettacolo in particolare.
Abbiamo incontrato Marina Spreafico nei giorni della Festa del Teatro a Milano e ci ha raccontato di Genius Loci e degli altri progetti del Teatro Arsenale, in un’intervista che, partendo dai maestri, arriva agli attori allievi di oggi e di domani.
Cara vecchia Marina… la mia Maestra!