“Stop all’emendamento per il teatro di Barbareschi”. Così Davide Zanichelli del M5S ha annunciato poco fa la bocciatura degli emendamenti del Decreto Milleproroghe con cui sarebbero stati stanziati 12 milioni di euro per il Teatro Eliseo diretto da Luca Barbareschi di cui vi abbiamo raccontato stamattina in “12 milioni all’Eliseo? Il teatro italiano non ci sta“.
Il Parlamento, insomma, ci ripensa. O per lo meno ci vuole pensare a mente fredda e con più calma, viste anche le proteste del mondo teatrale italiano che si sono alzate nelle ultime settimane.
Il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, ha comunque annunciato la “disponibilità del Ministro della cultura ad aprire immediatamente un tavolo su un problema molto sentito dal governo e dai parlamentari”.
“C’è stato un accanimento di cui faranno le spese i lavoratori e l’indotto dell’Eliseo – ha invece dichiarato Stefania Prestigiacomo (FI) -, che rischia la chiusura”.
“Per il teatro i soldi sono pochi, ma quello che vogliamo è che non vadano ai vecchi amici dei politici – prosegue Zanichelli – Il Movimento 5 Stelle sta dalla parte del teatro, ma specialmente dei piccoli teatri, delle piccole compagnie che, nonostante le briciole che ricevono, riescono a mettere in piedi spettacoli eccezionali. Per troppo tempo i milioni sono arrivati ai “vecchi elefanti dei teatri”, per questo abbiamo ascoltato la voce dei piccoli teatri, e non abbiamo consentito questo provvedimento che hanno giudicato ad personam, raccogliendo anche sottoscrizioni attraverso una petizione. Basta marchette agli amici dei politici”.
Ma c’è anche chi commenta a caldo forse con qualche svista di troppo, come il candidato leghista Claudio Borghi, rimasto indietro di qualche anno: “La maggioranza ha votato NO ai finanziamenti al teatro Eliseo di Roma (che quindi rischia la chiusura nel suo centenario)”.
Qualcuno in aula lo informi che il centenaio l’Eliseo l’ha comunque già festeggiato, e per ben due volte! (Ve lo raccontiamo qui).