La storia è molto semplice: Momo è un bambino che vive in un circo, il nonno vorrebbe che un giorno Momo diventasse un clown, ma il bambino non ama i pagliacci… E allora come fare?
Un pomeriggio Momo si rifugia nella natura, e tra gli alberi e le stelle capisce che il suo destino sarà un altro. Ritorna quindi al circo e comincia ad arrampicarsi in alto, e ancora più in alto, e poi si rivolta in sù e in giù, mentre tutti dal basso sgranano gli occhi e urlano di gioia: già, Momo un giorno diventerà un bravissimo acrobata! Anche il nonno capirà di essersi sbagliato trovando un lieto fine con il nipotino.
Con questo progetto Wilms voleva creare uno spettacolo povero ma ricco di suggestioni, e ci è riuscito con l’aiuto prezioso di Pascal Dusapin, personalità riconosciuta della musica contemporanea francese, e con Nicky Rieti, scenografo rinomato sia al teatro che all’opera. “Momo” è così divenuto un cammeo, una piacevolissima iniziazione al teatro e alla musica contemporanea per i piccoli spettatori. Sì, perché nello spettacolo un ruolo importantissimo lo hanno pure i quattro musicisti in scena, che narrano e accompagnano la storia con i rispettivi strumenti: il violino, il mandolino, il violoncello, la chitarra e il clarinetto. E la magia, grazie anche alle note musicali, è assicurata sia ai bambini che agli adulti!
Belle le luci, i costumi e le atmosfere da fiaba che questo spettacolo riesce a creare. Sebbene a tratti la storia appaia davvero troppo semplice e l’attore narrante, Richard Dubelski, non del tutto a suo agio in questo ruolo, per il giovane pubblico è davvero l’occasione giusta per scoprire gli incanti di due forme d’arte.
Momo
regia: André Wilms
musiche: Pascal Dusapin
testo: Leigh Sauerwein
decori: Nicky Rieti
luci: Bernard Jamond
costumi: Elisabeth Tavernier
con: Richard Dubelski, Alexandra Greffin (violino), Renaud Malaury (violoncello), Marina Moth (clarinetto), Fiorentino Calvo (mandolino, chitarra)
produzione: T&M- Paris
durata: 35′
spettacolo in lingua francese per bambini a partire dai 4 anni
Visto a Ginevra, Théâtre Pitoëff, il 15 settembre 2012
Festival La bâtie