Il Collettivo Myelin Zone presenta il suo ultimo lavoro “PROP performance sull’alterità” – Venerdi 16 settembre ore 21.00, Chiesa dell’Annunziata – HANGARTFEST – Pesaro
Accogliere chi? Un ospite – interno. Accoglierlo prima di esaminarlo ed eventualmente respingerlo. Intrepidezza, atteggiamento infinitamente più ricco e alla fine forse più efficace della prudenza di chi edifica muraglie ( Elio Facchinelli La mente Estatica)
Cosa racconta un corpo messo in relazione? Come lo si può guardare?
Qual’è il limite fra me e te? Dove inizio io? Dove finisco? Dove cominci tu? Come annullare il confine? Come renderlo visibile ? Che cosa vuol dire collaborare? Chi muove chi?
Al centro del lavoro la relazione fra un corpo umano e un corpo non umano.
Identità e alterità si rinviano l’una all’altra mentre nascono un nuovo corpo e una nuova percezione dello spazio .
Il lavoro racconta di questa relazione/trasformazione, dei corpi prima dell’incontro e dei corpi nell’incontro, attraverso la sinergia o l’attrito tra coreografia, proiezioni e ambienti sonori.
Prop parla di alterità, dell’ incontro con un corpo diverso dall’umano.
Il corpo si predispone all’incontro, entra in un rapporto percettivo, in uno stato che non è di meditazione, né di raccoglimento, ma piuttosto uno stato di accoglimento dinamico
Non c’è narrazione. La coreografia si scrive attraverso un cammino esperenziale, ciò di cui si fa esperienza diventa fondamentale per ciò di cui si farà esperienza successivamente.
La drammaturgia disegna una spirale, si organizza in un crescendo che procede per accumulazione, ma non raggiunge il climax, torna su se stesso ad un inizio che è un inizio diverso.
Il disegno è un tappeto, ha l’effetto di filoconduttore, delinea una condizione, non distrae. E’ qualcosa che passa, riempie, suggerisce qualcos’altro di cui avere percezione.
Insiste sulla ripetizione. Il segno ritorna, riporta alla memoria, varia in intensità e ritmo, è una pulsazione di cui si può essere non completamente coscienti
Coincide con la percezione del tatto. Pelle che prende contatto, pelle come organo dei sensi.
Occhi che toccano e non guardano.
Il progetto musicale XU circle, sviluppato nell’ambito della ricerca del collettivo Myelin Zone, ricerca strutture soniche e melodiche in grado di ospitare ed enfatizzare il flusso artistico dello scenario performativo. Dall’extempore iniziale sino al risultante spettacolo definito, l’ambiente sonoro si interfaccia con le dinamiche performative, tramite un gestione elettronica live dello spettro frequenziale del suono. Una sorta di processo scultoreo che investe lo spazio scenico, lo sovrascrive, avvolgendo le diverse componenti visive dello spettacolo
concetto: Sabrina Marzagalli e Francesca Pedullà
coreografia e corpo: Francesca Pedullà
corpo oggetto AD HOC legno&disegno
disegno: Sabrina Marzagalli
musica originale – live : XU circle Alessandro Bartolena
assistenza alla coreografia e disegno luci: Frey Faust
facilitazione creativa: Shannon Cooney
assistenza drammaturgica: Davide Francesca
fotografia: Beatrice Testa e Federica Guglieri
Con il supporto di: TFK Berlin, Accademia di Belle Arti di Genova; Teatro Akropolis (Genova)