Chi l’avrebbe mai immaginato? Il calcio arriva pure a teatro. Questo il tema preponderante dell’attesa presentazione del Napoli Teatro Festival Italia 2010 (in scena dal 4 al 27 giugno prossimi), svoltasi la settimana scorsa in un tour giornalistico in quel di Napoli e dintorni.
Ore 9,30: prima tappa l’ex birreria di Miano. Finalmente si svela il sito top-secret, preannunciato nelle anticipazioni di qualche tempo fa, che grazie ai suoi spazi notevoli permetterà la messa in scena di alcuni degli spettacoli che annunciano la seconda novità del festival: il teatro si mescola allo stile televisivo e circa 20 ore di spettacolo verranno divise in puntate.
Parliamo del caso dei due Dostoevskij: “I demoni” di Peter Stein, in cui gli spettatori verranno invitati a convivere per un giorno, tra pranzo e cena, con gli stessi attori, e “Delitto e castigo” dei registi Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino, in cui gli spettatori vivranno due giorni in un albergo dei Quartieri Spagnoli. Attesissimo anche “Bizarra”, il teatro-novela, la prima soap opera teatrale scritta dall’argentino Rafael Spregebuld, con il debutto italiano affidato a Manuela Cherubini. Anche per lei uno spettacolo a puntate: un’ora al giorno per venti giorni, con più di 100 personaggi tra i quali molti giovani attori napoletani reclutati nelle ultime settimane.
Ore 12: ci si sposta al Teatro Mercadante. Alla presenza del presidente della Fondazione Campania dei Festival Rachele Furfaro e del direttore artistico e organizzativo del festival Renato Quaglia viene presentato uno degli spettacoli fondamentali di questa edizione: “Football, Football” del regista bosniaco Haris Pasovic. Nell’anno dei mondiali, anche il teatro si congiungerà con l’evento calcistico portando in scena il pallone. Pasovic presenta così alla stampa i suoi ragazzi, che si esibiscono brevemente in una coreografia calcistica nella città italiana considerata patria ufficiale di questo sport. Non poteva quindi mancare il protagonista che ha reso calcisticamente celebre Napoli: Maradona. Il festival ha commissionato a Roberto De Simone un’opera in musica e, attraverso la presenza dell’orchestra del Teatro Massimo, il palcoscenico del San Carlo proietterà immagini video dei goal del famoso calciatore. Ecco come nasce un insolito tributo della città al suo “patrono laico”: tra sacro e profano arriverà “El Diego – Concerto n.10. Musica d’autore per goal e orchestra”.
E al Mercadante sarà presente anche il giovanissimo regista Alexander Zelding, con il lavoro della Compagnia Teatrale Europea, creata nel 2008 per la prima edizione del NTFI. Nel 2010 “Romeo and Juliet” diventano i nuovi europei, figli di immigrati nordafricani e mediorientali venuti in Europa negli ultimi decenni. Ragazzi nati in Europa e di fatto europei, ma dal dna multietnico.
I toni si smorzano con l’arrivo del regista Davide Iodice che da mesi vive in un dormitorio napoletano, raccogliendo le testimonianze di tantissime persone: letterati, scienziati, ricchi finiti in bancarotta. Da qui nasce “La fabbrica dei sogni”, in coproduzione con il festival.
Ore 13,30: tutti al PAN, Palazzo delle arti, nell’elegante via dei Mille. La conferenza stampa ufficiale ha inizio e tutti i volti conosciuti si riuniscono in un’unica sede.
Tra gli altri progetti promossi dal NTFI anche “Devo partire, domani” di Ming Wong, una videoinstallazione su “Teorema” di Pasolini, probabilmente ambientata in una galleria d’arte contemporanea, “L’attesa”, in scena in giro per le strade e luoghi cittadini, “Ascesa e rovina della città di Mahagonny” da Brecht di Lisa Ferlazzo Natoli, “Diciotto carati”, commissionato ad Antonio Skarmeta per la regia di Giovanni Scacchetti, “L’uomo che dava da bere alle farfalle” di Juan Carlos Zagal.
Tra le coproduzioni ricordiamo “Lipsynch” di Frédérike Bedard, che aprirà l’anteprima del festival il 29 e 30 maggio: il cantare in playback del regista Robert Lapage, con 9 ore, 9 storie e 9 protagonisti cantanti. Ma anche “Les Adieux” con la tecnica 3D, “Napoli non si misura con la mente” di Santanelli, “Immanuel Kant” per la regia di Alessandro Gassman, “Napoletango” di Giancarlo Sepe.
Tra le produzioni ospiti citiamo almeno “La città di fuori/di dentro” della triade Petrella–Gelardi–Miale di Mauro, “Il signor di Pourceaugnac” di Molière per la regia di Emanuele Valenti, alla guida della fiorente attività di Punta Corsara.
Tirando le somme 74 spettacoli, di cui 35 scelti nell’ambito dell’E45 Fringe Festival, il festival parallelo dedicato ad autori e compagnie emergenti.
In attesa dei nuovi abbonamenti ricordiamo infine il progetto Le Città del Mediterraneo, in arrivo nel 2011, anno della nascente collaborazione Sicilia-Campania, ma anche l’archivio digitale del teatro contemporaneo, attraverso cui si potrà viaggiare lungo quarant’anni di messe in scena.