Stracci, cappelli, peluches, boa, vestiti, magliette, collant. Tutto quello che è possibile trovare nell’armadio di un attore o nello scantinato di un teatro, dopo tanti anni di lavoro. Cosa farne? Buttarli, tenerli per ricordo o dargli una nuova vita?
La scelta del Teatro delle Moire, nella nuova produzione “NNN – Never Never Neverland”, è cercare di costruire un’isola immaginaria, ma molto concreta, attraverso questi scarti di un tempo, con un pensiero rivolto a Peter Pan, il bambino che non vuole crescere mai.
Lo spettacolo, ideato e diretto da Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, con la collaborazione come dramaturg di Renato Gabrielli, è un susseguirsi di piccoli momenti magici dove gli attori/performer scelgono vestiti e accessori (che coprono completamente lo spazio scenico) per trasformarsi di volta in volta in qualcosa di nuovo. Il gioco è fatto.
Ecco allora un’Edith Piaf che canta a squarciagola strozzandosi nel tentativo di farsi ascoltare, un bambino che piange senza possibilità di riscossa, un concerto buffo dove i cantanti nascono dagli indumenti che vestono i piedi degli attori e l’effetto straniante diventa comico.
Una serie di situazioni giocose, dove gli attori si divertono a creare da quello che hanno davanti, con un infantilismo che, attraverso il sorriso, porta però a intravedere come siamo diventati oggi: una società dei consumi in cui l’essere bambini e immaturi è alla base di ogni rapporto adulto.
Lo spettacolo ha un andamento altalenante, e se la seconda parte è fluida e segue un percorso lineare, nella prima alcuni momenti risultano un po’ abbandonati a se stessi e altri troppo dilatati, come se alcune scelte non fossero portate fino in fondo e altre venissero esasperate. D’altra parte se lo spettacolo nasce come uno studio di improvvisazione ed è alla sua prima replica è naturale che abbia bisogno di un rapporto con il pubblico per diventare più preciso e definito.
Molto efficace Alessandra de Santis, che interpreta al microfono le voci dei performer quando non è lei stessa ad interpretare i personaggi; semplice, diretta e divertente. Anche gli altri attori si difendono bene, soprattutto nel finale, dove una specie di ‘personaggio di personaggi’ viene costruito su Giorgia Maretta con molti strati l’uno sopra l’altro, anima di tante voci che cercano di emergere a nuova vita.
“Never Never Neverland”, citazione alla Neverland di Michael Jackson, icona pop che insieme rappresenta lo splendore e la decadenza, è uno spettacolo da vedere (sarà in scena anche il 3 ottobre) perché nasce dalla creatività e dimostra come tutto possa essere riutilizzato e prendere nuova vita. Un eco-teatro che riflette su come sia difficile, nella società di oggi, stare al mondo e quanto, tutti, abbiano bisogno di attenzione e amore. Perché niente è più fragile dell’animo umano.
NNN – Never Never Neverland
concept e regia: Alessandra de Santis e Attilio Nicoli Cristiani
creazione e interpretazione: Alessandra de Santis, Gorgia Maretta, Attilio Nicoli Cristiani, Emanuele Sonzini
dramaturg: Renato Gabrielli
assistenza al progetto: Beatrice Sarosiek
disegno luci: Antonio Zappalà
durata: 1h 15′
applausi del pubblico: 2′ 30”
Visto a Milano, Lachesi Lab, il 23 settembre 2010