Nonmidire. Incontri di Contrasto con giovani esordienti

Esci una domenica sera d’autunno per andare a vedere uno spettacolo perché un’amica ti invita. Non ne sai nulla. E quasi nulla trovi online. Il luogo non è un teatro tradizionale, ma lo Spazio Ferramenta, sotto un ristorante siberiano di Torino.
Non puoi che aspettarti di tutto, magari anche una gran “sòla”, così da domandarti, appena seduta, perché diavolo non te ne sei stata a casa…
Ma che meraviglia essere sorpresi!

In scena tre ragazze. Solo alla fine saprò che una è laureata all’Accademia di Belle Arti, una in Filosofia, e la terza è diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino.
Anna Canale, Elena Cascino e Alice Piano portano in scena, con la regia di Paolo Carenzo, “Nonmidire”.

E’ la storia di tre amiche: un profondo legame le unisce, quel legame che può nascere solo da grandi diversità. Ed è proprio questa diversità che le tre attrici sanno rappresentare con una naturalezza inattesa.
La scena inizia tra il pubblico: una serata tra amiche, una delle tante.
Irene, una spumeggiante Alice Piano, è una food-blogger che non si stacca mai dal suo iphone per controllare like e follower. E’ una giovane donna con un’attenzione spasmodica a tutto ciò che è “apparire”, dalle scarpe al trucco: la “superficiale” del gruppo, ma che in realtà lascia intravedere, nascosta sotto fiumi di parole e fobie, una profonda insicurezza.

Giò (Anna Canale) è la “sportiva”, o meglio la “dura”: la sua personale verità la spaccia, senza apparenti ripensamenti, per quella assoluta. Forse cresciuta troppo in fretta, forse troppo carica di responsabilità non sue, ha uno sguardo fisso e deciso, e la parola tagliente e cinica. Per Giò ogni cosa è chiara: tutto è bianco o è nero, non esistono sfumature.

E poi c’è Edda (Elena Cascino), che da subito pare perduta dentro qualcosa di doloroso, in quel suo cercare di nascondersi, alla ricerca di una via di fuga.
La serata delle tre amiche scorre tra confidenze, scherzi, abbozzi di incazzature. Poi, all’improvviso, il cambio. La tranquilla serata delle tre giovani si trasformerà sotto il peso della rivelazione. Qualcosa che, mettendo in discussione ciò che sono, i rispettivi valori e priorità, le cambierà per sempre.
Un salto drammaturgico che elimina il sorriso dai volti, i loro e anche quelli del pubblico. E che di colpo ci porrà di fronte a una domanda: “Dove vuoi che vada? Non ho scelta”.

Le tre attrici costruiscono in modo impeccabile i rispettivi personaggi. Riescono a farci ridere ma anche riflettere. Riconosciamo in loro tratti di noi stessi: piccole paure, finzioni quotidiane, fobie ed insicurezze.
E come il testo regge il cambio drammaturgico, così anche le interpreti sanno mutare registro allontanandoci dall’oggi e proiettandoci nel futuro, ad immaginare cosa saranno da lì in avanti le loro vite.

“Nonmidire” ha il pregio di essere un piccolo prodotto da cui emerge la cura con cui è stato realizzato; un lavoro scritto dalle tre protagoniste in scena che hanno saputo lavorare con attenzione alla costruzione dei personaggi, dal testo al movimento; un fatto non così scontato, soprattutto nei giovani gruppi (ma non solo).
Insomma, un ottimo inizio – che riteniamo debba essere segnalato – per la giovane compagnia Contrasto, che si è unita nel 2016 dopo la comune esperienza alla Scuola di Teatro Sergio Tofano di Torino.
In scena ancora stasera e domani allo Spazio Ferramenta.

NONMIDIRE
di e con: Anna Canale, Elena Cascino e Alice Piano
regia: Paolo Carenzo
scenografie: Maurizio Fò
riprese e montaggio: Giulio Cavallini

durata: 1 h

Visto a Torino, Spazio Ferramenta, il 4 ottobre 2017

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