L’ultimo appuntamento di Novo Critico ha tutti i crismi del grande evento, persino un titolo a parte: “Tre giorni per One Day”. Un weekend sperimentale, un’avventura della visione, un viaggio nell’etica (e non nell’estetica!) di quel grande gruppo teatrale che è l’Accademia degli Artefatti, qui faccia a faccia con Andrea Porcheddu.
Quando gran parte dei partner che lo avevano lanciato come progetto nascosero la mano ritirando i finanziamenti, “One day” era già molto di più di un’idea ambiziosa. In questa maratona Fabrizio Arcuri, che degli Artefatti è fondatore e regista, avrà modo di spiegare nel dettaglio lo stadio esatto a cui la produzione decise di fermarsi, due anni fa, arrendendosi di fronte a un vergognoso qui pro quo politico. Dirà che fu una scelta, quella della compagnia, di sottrarsi al debutto, una presa di posizione dalle sembianze, ancor più che della protesta, dell’incredulità.
Sì perché il colossale progetto “One day”, che avrebbe dovuto vedere uno spettacolo organico della durata di ben 24 ore naufragò nell’autunno 2008 quando era a un passo dalla fine della gestazione: il testo interamente scritto, i nodi di regia da sciogliere solo con un’ultima filata, addirittura le scenografie già praticamente pronte. Sono passati due anni. Novo Critico sceglie di chiudere in bellezza dedicando a “One day” una tre giorni che ne racconti l’importanza, i punti critici, il suo essere un passo avanti nella carriera del gruppo ma anche, lo scopriremo vedendo e ascoltando quest’opera impressionante, nella definizione stessa del concetto di fruizione, di comunicazione dal vivo: un teatro finalmente politico. Nel senso etimologico del termine.
In ciascuna delle tre serate sono stati presentati – in forma di mise-en-espace – degli estratti del testo integrale (scritto dalla drammaturga Magdalena Barile in collaborazione creativa diretta con la compagnia ed edito da Titivillus), fino a totalizzare circa quattro ore e mezza di spettacolo. Meno di un quinto di quello che sarebbe stata l’esperienza totale.
I video che seguono non possono che essere un semplice documento senza pretese altre se non quella fondamentale dell’essere testimonianza. E riflessione.
Novo Critico 2010. Decimo appuntamento, 26 novembre. Accademia degli Artefatti incontra Andrea Porcheddu
Intervista a Fabrizio Arcuri e Andrea Porcheddu