Dal 23 giugno al 20 luglio al Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci la danza contemporanea invade il cortile e i prati con il festival NUTIDA Nuovə danzatrici/ori
Prosegue al Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci NUTIDA , il festival di danza con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona, prodotto da Stazione Utopia con il sostegno di Mic, Città metropolitana di Firenze e Comune di Scandicci nell’ambito di OpenCity 2022.
Inaugurato il 23 giugno, NUTIDA Nuovə danzatrici/ori propone spettacoli e studi ispirati alla relazione col luogo ed i suoi abitanti nell’ora che precede il tramonto, senza l’artificio delle luci e del sipario, in un rapporto costante tra pubblico ed artisti, sostenendo nuove leve di danzatori e accogliendo lavori site specific pensati o riadattati per il cortile e i due prati del Pomario.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il 29 giugno h 19.30 Silvia Giordano, coreografa e autrice di origine friulane, si cimenta nel lavoro Refresh oranges into the ocean. Tre giovani donne offrono una narrazione metaforica e intima della loro condizione presente e delle loro proiezioni verso il futuro, nel delicato passaggio all’età adulta. In un intimo viaggio tra alte e basse maree, turbolenze e contraddizioni, calma e tumulto, le immagini evocate dai corpi ci trasportano in un altrove: è lì che assurdità e poesia si intersecano, le domande galleggiano e i sottotesti (ci) riflettono.
Il 3 luglio alle 19.30 arriva al festival Artemis Danza con lo spettacolo α-Binary di Jessica D’Angelo, una performance interpretata dalla stessa coreografa e da Salvatore Sciancalepore. Un fare e disfare anima questa performance. Partendo dal corpo e dalla sua anatomia, attraversando immagini e scenari, si assiste ad un incontro ed al tentativo di generare nuove corporeità che per loro stessa natura sono destinate a disgregarsi, innescando un meccanismo di decostruzione del genere e del ruolo. Aprendosi alla possibilità di inventare e mescolare fisicità e visioni, i performer si affidano l’uno all’altra, dando vita ad un rituale di trasformazione che vede nell’ambiguità delle forme e dei movimenti la sua realizzazione.
Fonte di ispirazione per Anna Balducci nel suo solo Intimo abitare è Maria Zambrano “Per esserci non basta vedere, pensare, agire ma è necessario sentirsi vedere, sentirsi pensare, sentirsi agire”. Lo spettacolo è in calendario il 4 luglio h 19.30 con la Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci.
Reduce dal successo ottenuto a Parma Danza, il 5 luglio h 19.30 va in scena Autarchia, coreografia di Roberto Doveri, con Mattia Marzi, Zarah Frola, Lisa Malaguti, Filippo Ferrari, Daniele Natale, Christopher Nwagwu Nnamdi, del Balletto di Parma. Lo spettacolo mette in luce le spiccate capacità autoriali di Roberto Doveri. Autarchia indaga la ricerca del sé, una strada sconnessa e incerta in cui si muovono gli interpreti sulle note dell’affascinante partitura di Matilde Benvenuti.
Nel calendario dell’8 luglio sono presenti due nuove produzioni del festival: la prima Speachless, un solo danzato da Veronica Galdo con la coreografia di Daria Lidonnici, in cui si indaga la difficoltà comunicativa, l’afasia, è prevista alle h 19. Segue alle h 19.30 Penelope, una creazione di Aldo Nolli, qui anche danzatore, in cui la mitica figura di donna dell’Odissea racconta le sue notti insonni.
Il 12 luglio h 19 Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco portano all’attenzione del pubblico Greta on the beach/studio, un interessante lavoro che interroga le coscienze. A ispirarlo è la voce di Greta Thumberg “una voce chiara, potente – scrivono gli autori – È da questa voce che Greta on the beach prende forma, respiro, posizione e si rivela lentamente, come il mare che si offre calmo e seducente alla vista del bagnante, per trasformarsi con l’arrivo di un vento inatteso in onda impetuosa, tempesta, furia, tragedia, forse salvezza.”
Il 13 luglio h 19.30 la straordinaria coreografa e danzatrice giapponese Midori Watanabe nel suo Butterfly solo propone un singolare ritratto dell’eroina pucciniana Cyo Cyo San (produzione ErsiliaDanza).
Fiori assenti è un nuovo debutto – 14 luglio h 19.30 – per Emma Zani e Roberto Doveri. I due autori danno vita ad una performance che trae spunto dalle opere Fiori assenti di Albano Morandi, con musiche originali di Timoteo Carbone. Lo spettacolo è frutto di una coproduzione tra NUTIDA Nuovə danzatrici/ori e Compagnia Giardino Chiuso.
Il 15 luglio alle ore 19 la compagnia ResExtensa diretta da Elisa Barucchieri presenta Non tutti sanno che… un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica. Segue h 20.15 in prima regionale Babae della statunitense Joy Alpuerto Ritter, nome di spicco della danza internazionale. Un solo in cui ella realizza un omaggio all’identità femminile dichiarato sin dal titolo della pièce: “donna” in Tagalog (lingua filippina), guardando inoltre all’opera Witch Dance di Mary Wigman. Fondendo la danza popolare e classica filippina e i movimenti dell’hip hop e del voguing, Alpuerto evoca il potere e le pratiche mistiche di una danzatrice-strega e dà vita a un cerchio magico, in cui si inscrive la nascita di un nuovo potere femminile, il dialogo di una donna con la sua animalità e sensualità, affondando le radici nel rituale e nella sua energia.
Il 17 luglio h 19.30 va in scena in prima Folìa, una produzione del festival che si avvale della coreografia dell’attrice e danzatrice Camilla Diana in cui si scandaglia il viaggio di una donna nel suo inconscio accompagnata da due figure oniriche.
Due spettacoli di prestigio assoluto compongono la serata del 18 luglio. Alle h 19.30 in prima regionale la compagnia svizzera IVONA propone Manbuhsona. Il lavoro per l’Acciaiolo è un’evoluzione di Manbuhsa, il duetto che è stata la prima creazione di Pablo Girolami con la sua nuova formazione IVONA. In Manbuhsona la coppia diventa la comunità, la gita di un giorno diviene il viaggio di una vita. Un viaggio temporale, e nello spazio, connessione tra radici primordiali e futuro prossimo. Immersi nella natura – sostiene il coreografo – saremo ispirati dalla sua bellezza.
Torna a Firenze, su invito di NUTIDA Nuovə danzatrici/ori, il pluripremiato coreografo tedesco Philippe Kratz per la creazione Midnight youth che il festival realizza in coproduzione con NBDT in prima nazionale. Chandra Livia Candiani, nella sua raccolta La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore (2018) sulla crescita personale scrive: “La vita nuova / arriva taciturna / dentro la vecchia vita / arriva come una morte / uno schianto / qualcuno che spintona così forte / un crollo.” Sono questi versi la base fondante della creazione di Kratz. Di questi attimi di evoluzione, della violenza del diventare adulti, del ritrovarsi persi, riscoprirsi disorientati, parla Midnight youth, sulle parole e le note del musicista statunitense Bradford Cox. Danzano nello spettacolo, che andrà in scena alle 20.15, Cristina Acri, Matteo Capetola, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Niccolò Poggini.
Il 19 luglio alle ore 20 la compagnia romana Spellbound Contemporary Ballet presenta Ascent, coreografia di Mauro Astolfi, interpretato da Giuliana Mele e Mario Laterza. Ascent è il simbolo di un concetto di distruzione creativa, un’azione circolare, libera da schemi stabiliti, che trova l’unica soluzione possibile in un pensiero divergente per evitare che la fine di una relazione non debba essere in automatico l’inizio di un’altra.
Il festival si chiude il 20 luglio alle 19.30 con un lavoro di Sofia Nappi, Ima-uno studio tratto da una recente produzione che la coreografa riadatta per gli spazi dell’Acciaiolo. In scena Valentin Durand e Gonçalo Reis incarnano due individui apparentemente vicini, ma lontani. Si conoscono, condividono sfumature di intimità, groove, paura, umiltà, forte frustrazione, sessualità in quella che sembra una profonda relazione a distanza espressa attraverso una danza intensa e giocosa, tra il delicato e carnale.
Completano il calendario degli appuntamenti workshop, seminari, laboratori, e l’ospitalità della VII edizione del Festival Economia e Spiritualità, quest’anno incentrato sul tema del dono e del perdono, che fa tappa al Pomario nei giorni 6 e 16 luglio.