Oltre due mesi di programmazione, 33 città coinvolte, 400 serate di spettacolo tra castelli, parchi, palazzi, ville, piazze e musei della pedemontana veneta. Operaestate compie trent’anni, e per l’occasione festeggia – dal 30 giugno al 4 settembre – con un programma denso di eventi e progetti: dai classici all’innovazione contemporanea. Interessante occasione per incontrare stelle nascenti ma anche un ventaglio di artisti che hanno fatto la storia del festival.
La rassegna si dividerà in tre sezioni: “Bassano e le città palcoscenico” (luglio/agosto) con eventi di danza, musica e teatro con grandi protagonisti italiani ed internazionali, “B-Motion” (agosto/settembre) dedicato a linguaggi più contemporanei, con un’attenzione particolare verso i giovani artisti e la passione per la ricerca e la sperimentazione, e “Opera Festival Lirica” con tre nuovi allestimenti: “Rigoletto”, “Carmen” e “Pinocchio” in apertura autunnale.
La sezione teatro propone alcuni celebri nomi (da Giorgio Albertazzi a Marco Paolini, da César Brie a Emma Dante), oltre ai più giovani Babilonia Teatri che in quest’occasione presenteranno due nuovi spettacoli.
Il percorso “Ispirazione Shakespeare” vedrà protagonisti i L.I.S., con un’originale intersezione tra arte e teatro, mentre “Riflessi d’artista” proporrà un ritratto di alcuni celebri artisti (da Gaber e Giorgione a Eleonora Duse). Altro filone sarà quello di “Uomini e paesaggi”, costruito sulle geografie fisiche ed emotive di Pino Petruzzelli, Bruna Baidotti, Filippo Tognazzo e Gianfranco Bernardi. Le sperimentazioni più singolari ed innovative saranno proposte nel percorso “Metamorfosi contemporanee” da compagnie quali Teatro Sotterraneo, Anagoor, Muta Imago e Plumes dans la tete. A concludere Vitaliano Trevisan (alla ribalta ultimamente anche per le polemiche scatenate dal giudizio negativo sul lavoro teatrale di Marco Paolini, pubblicato nel suo ultimo libro).
La sezione danza, con un incrocio di classico e contemporaneo, propone cinque diversi modi di vivere la scena, dal neoclassico John Neumeier alla modern-dance di Alvin Ailey. Per il contemporaneo Emio Greco, il flamenco di Israel Galvan e Mauro Bignozzetti per la coreografia italiana. Filo conduttore degli eventi sarà il reinventare gli spazi urbani trasformandoli in insoliti palcoscenici nel progetto “Architetture del corpo”, mentre nella sezione “Danza al castello” il Balletto Nazionale del Teatro dell’Opera del Kazakistan coinvolgerà gli spettatori nella suggestiva cornice del castello di Romeo a Montecchio Maggiore.
La sezione musica vedrà protagonisti solisti ed importanti orchestre, ripercorrendo trent’anni di sonorità, dall’Orchestra della Fenice di Venezia al magico violino di Uto Ughi, solo per citarne alcuni. Completa il progetto il consueto appuntamento con il cinema d’autore.
Uno sguardo particolare va sicuramente rivolto a B-Motion, la sezione più innovativa del festival, che con due intense settimane di performance, installazioni e spettacoli propone sperimentazioni e ricerche artistiche nel contesto contemporaneo. Suddiviso in B-Motion danza e B-Motion teatro artisti internazionali propongono linguaggi nuovi, coinvolgenti ed originali. Confessioni intime raccontate attraverso una fitta geografia di sentimenti ed emozioni. I 33 appuntamenti concentrati saranno accompagnati da workshop, convegni e laboratori per promuovere il dialogo tra artisti, operatori e pubblico.