Un gineceo di nevrosi all’origine del mondo di Lucia Calamaro

L'origine del mondo
L'origine del mondo
L’origine del mondo, ritratto di un interno (photo: Alessandro Carpentieri)

Tre donne (nonna, madre e figlia) popolano un desolante e drammatico interno familiare alto borghese e cattolico, un gineceo di personaggi maniacali dove le figure maschili sono bandite e, tranne che per piccoli accenni, non sembrano avere un ruolo rilevante in una quotidianità terribile, sempre pronta a deflagrare per poi ricomporsi in poco tempo.
Ognuno è abbandonato a se stesso e non trova conforto/confronto con i familiari.

“L’origine del mondo”, scritto e diretto da Lucia Calamaro, verrà presentato nelle sue tre parti la prossima settimana a Santarcangelo (per le prime due parti è previsto il biglietto omaggio attraverso il concorso di Klp di questa settimana).

Noi assistiamo alla seconda parte, invece, lo scorso fine settimana al festival Inequilibrio, dopo aver visto la prima ad aprile a Roma. A Castiglioncello si notano differenze e novità evidenti, soprattutto nelle scelte drammaturgiche e nell’approccio di fondo ad alcune tematiche. Inoltre è presente sul palco la stessa Calamaro, che si ritaglia una parte fondamentale.

Pochi gli oggetti in scena: una lavatrice accesa, un grande vaso di spighe e girasoli appassiti, e un bianco armadio a due ante, che fa la sua comparsa a metà dell’atto per essere svuotato in un accesso di rabbia dalla madre – la bravissima Daria Deflorian, così perfettamente calata nella parte -, per poi essere riordinato dalla nonna, Lucia Calamaro, che impersonifica una sorta di demiurgo che tutto genera e controlla. In questo contesto la figura della figlia, stralunata e tenera, emerge come unica voce, fuori campo, che riesca ad avere quel minimo distacco necessario per divenire talvolta spietata osservatrice delle dinamiche familiari.

Rispetto al testo visto a Roma (più tagliente, cattivo e acuminato), in questa seconda parte ci si addentra in un ambiente chiuso, quasi privato; siamo infatti in una casa, e non c’è spazio per figure esterne (si pensi alla figura dell’analista protagonista nella prima parte), e questo sembra lievemente penalizzare la forza d’impatto del lavoro, che tuttavia è senz’altro uno dei più interessanti della stagione e che promette, nella sua completezza (la terza parte debutta appunto a Santarcangelo il 17 luglio) di avviarsi a diventare un interessantissimo lavoro.

L’origine del mondo, ritratto di un interno

scritto e diretto da Lucia Calamaro
con: Daria Deflorian, Federica Santoro, Lucia Calamaro
disegno luci: Gianni Staropoli
realizzazione scenica: Marina Haas
aiuto regia: Francesca Blancato, Alessandria di Lernia
produzione: ZTL_pro
in coproduzione con: Armunia, Santarcangelo 41 Festival Internazionale del Teatro in Piazza
con il contributo di: Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali
in collaborazione con Fondazione Romaeuropa, Palladium Università Roma Tre
durata: 52′
applausi del pubblico: 2′ 2”

Visto a Castiglioncello (LI), Inequilibrio 2011, il 2 luglio 2011

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