Sono Isabelle Huppert, prossima presidente della giuria al Festival di Cannes, e Claudia Sorace, regista, attrice e co-fondatrice della compagnia romana Muta Imago, a ricevere il Premio internazionale Valeria Moriconi alla sua prima edizione.
Il premio, presentato ieri a Roma nel corso di un incontro aperto al pubblico e alla stampa al Teatro Argentina, è stato anche l’occasione per dare alle stampe il volume “Valeria Moriconi Come in uno specchio. Interviste interventi 1957/2004”, a cura di Franco Cecchini e edito da QuattroVenti di Urbino nella collana “Quaderni per la memoria”, diretta da Emilio Pozzi.
Valeria Moriconi è stata una delle protagoniste della scena nella seconda metà del ‘900. Dopo aver debuttato nel cinema nel 1953, ha calcato il palcoscenico fino al 2004, lavorando con alcuni dei più prestigiosi registi non solo di teatro ma anche di cinema e televisione: Alberto Lattuada, Yves e Marc Allégret, Mauro Bolognini, Valerio Zurlini, Luchino Visconti, Eduardo De Filippo, Franco Enriquez, Benno Besson, Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli, Massimo Castri, Luca Ronconi, Maurizio Scaparro, Egisto Marcucci, Gabriele Vacis…
Il premio, articolato nelle due sezioni “Protagonista della scena” e “Futuro della scena”, è istituito dalla Città di Jesi per conservare e continuare l’eredità artistica e culturale della grande attrice jesina – legata alla sua città, in cui era nata nel 1931 e dove si è spenta nel 2005 – valorizzando il ruolo della donna sulla scena tra passato, presente e futuro.
La commissione, all’unanimità, ha assegnato la prima edizione del Premio “Protagonista della scena” a Isabelle Huppert per la grande personalità artistica, il fascino delle interpretazioni teatrali e cinematografiche, l’alto prestigio internazionale, e il legame con Parigi, città particolarmente amata da Valeria Moriconi, che vi aveva creato un suo “rifugio” nell’Ile Saint Louis. E proprio a Parigi l’attrice jesina ebbe modo di ammirare la Huppert nel 1993 nell’Orlando di Virginia Woolf per la regia di Bob Wilson, come racconta in un’intervista: “Sono rimasta folgorata: la Huppert è brava da togliere il fiato, lo spettacolo è di quelli da cui esci folgorato… Attrice e regista hanno lavorato sull’essenziale: uno spettacolo che è fatto di movimenti minimi, di gigantesche emozioni che nascono dal rigore, dalla conoscenza del corpo, e insieme dal suo assoluto controllo… È di quelle cose che ti mettono in crisi, come attrice: vorresti rifare tutto quello che hai fatto, sino ad oggi, e in maniera totalmente diversa… Da una parte ti vergogni, e dall’altra proprio perché ti vergogni, riscopri tutto il bello che c’è in questo nostro mestiere: ritrovi il teatro come pensavi che fosse quando hai cominciato, e cioè mondo della libertà e della fantasia…” (dal volume “Valeria Moriconi. Come in uno specchio” pp. 276, 278).
Il Premio “Futuro della scena” va invece a Claudia Sorace, scelta per la capacità di concepire un teatro che supera la parola drammaturgica e che si muove verso una totalità fatta di drammaturgia e scena visiva e sonora, in cui la rigorosa elaborazione intellettuale si prefigge sempre un obiettivo di empatia immediata con il pubblico.
Alla protegée sarà offerta l’opportunità di realizzare nel Teatro Moriconi un nuovo progetto laboratoriale e produttivo rivolto soprattutto ai giovani, secondo la linea già tracciata nel 1992 dalla stessa Moriconi: “Un teatro che nasce non può non tener conto delle nuove generazioni. Sarà un teatro fatto dai giovani per i giovani…” (dal volume “Valeria Moriconi. Come in uno specchio” pag. 265).
La premiazione si svolgerà venerdì sera, 16 gennaio, al Teatro Pergolesi di Jesi. Nel corso della serata Isabelle Huppert terrà un recital, in esclusiva nazionale, tratto dall’Orlando di Virginia Woolf, con musiche del Giovanni Seneca Trio. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria del posto alla biglietteria del teatro.