Nasce “Quaderni del Teatro di Roma” la nuova rivista teatrale, che si avvale della collaborazione di giovani critici accostati a firme più note del panorama teatrale, per promuovere lo scambio di idee che alimenti il dibattito culturale, offrendo nuovi spazi di approfondimento e coinvolgendo pubblici sempre più ampi.
Il teatro della differenza di Pippo Delbono e la lezione scenica di Peter Brook, il ritorno della drammaturgia italiana e la ritrovata affinità tra teatro e letteratura nel nuovo romanzo di Valeria Parrella, l’occupazione del Valle vista con gli occhi del marziano di Flaiano e l’ironico “metodo” anti-spettacolare dell’attore-regista Claudio Morganti: sono alcuni dei temi affrontati dal primo numero dei “Quaderni del Teatro di Roma, la rivista con cui lo stabile capitolino ha voluto aprire uno spazio di riflessione che dai linguaggi della scena si irradia a quelli di una contemporaneità che si rappresenta troppo o troppo poco.
La rivista è diretta da Attilio Scarpellini e raccoglie nella sua redazione giornalisti e critici di diverse generazioni, provenienti sia dalla carta stampata che dal Web: Graziano Graziani, Sergio Lo Gatto, Katia Ippaso, Simone Nebbia, Mariateresa Surianello. Curata graficamente da “orecchio acerbo”, ha scadenza mensile e non è corredata da fotografie, ma illustrata ogni mese da un disegnatore o da un pittore diverso che poi esporrà le proprie opere negli spazi del Teatro India. Il primo numero di Novembre, eccezionalmente illustrato dagli acquarelli e dai disegni dell’attore- regista Danio Manfredini, ospita, tra gli altri, interventi ed articoli di Massimo Marino, Piergiorgio Giacché, Rodolfo Sacchettini, Michele Santeramo, Lorenzo Pavolini ed è simbolicamente chiuso da una riflessione sulla scena e il sogno di Georges Didi-Huberman.