Ricci/Forte: 100% furiosi

100% Furioso (photo: myspace.com/ricciforte)
100% Furioso (photo: myspace.com/ricciforte)
100% Furioso (photo: myspace.com/ricciforte)

Stefano Ricci e Gianni Forte li abbiamo incontrati di ritorno dalla loro ennesima tournée francese e messi letteralmente contro un muro asettico, chirurgico: l’esatto contrario dei loro spettacoli.

Il duo ha fatto una gavetta robustissima, partendo dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e dalla New York University, studiando con Edward Albee. Alcuni premi per le prime drammaturgie, un po’ di tv di sopravvivenza, e poi sono iniziati gli exploit: con “Troia’s discount” nel 2006 (prodotto dal Festival Castel dei Mondi di Andria, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli e  Asti Teatro) e con la prima fase del progetto “Wunderkammer soap #1_#2” inizia una scalata “incitata” da un sostanzioso e accanito gruppo di supporter artistici e di semplice pubblico, con cui loro mantengono un rapporto costante di confronto e contatto.

Nel 2007 l’invito per Face à Face con Olivier Py, poi alla Biennale Danza di Venezia, in collaborazione con La Scala di Milano, per il progetto “Mare in catene”, di cui hanno curato la partitura drammaturgica. Il “Wunderkammer soap” nella versione integrale è stato ospite dell’Edinburgh Festival e di Short Theatr3.
La svolta francese si irrobustisce: stage a marzo 2008 all’università di Avignon e la ripresa, quest’anno, ancora ad Avignon e Marsiglia, al Festival di Colas. Debutta, intanto, “100% furioso”, ispirato all’Orlando Furioso, e a cui le immagini del nostro video si riferiscono.
Siamo al 2009: successo a Roma per la collaborazione con Massimo Popolizio in “Ploutos”, prodotto dal Teatro di Roma e Biennale Teatro/Venezia, e premio della critica come miglior drammaturgia alla Biennale di Venezia 09. Quest’estate il debutto di “Macadamia nut brittle” (produzione Garofano Verde e festival Castel dei Mondi), omaggio a Dennis Cooper, fiaba crudele sull’adolescenza e sullo scardinamento dei parametri e dei luoghi della cosiddetta normalità sessuale, in cui i quattro interpreti scavano in se stessi per rintracciare la scintilla dell’immaginazione, ultimo baluardo all’insensatezza dell’ordine precostituito.

Fino a domani saranno ospiti a Udine, per un progetto performativo intitolato “Pinter’s anatomy” (nella rassegna Living Things Harold Pinter che il CSS dedica al grande drammaturgo scomparso l’anno scorso), e poi a gennaio a Milano, a Teatro i, con Troia’s discount;  poi più avanti, sempre a Milano, al Pim, proprio con Macadamia. Certo, oramai sono più spesso in Francia che in Italia (beati loro!).
Madames et monsieurs, Stefano Ricci e Gianni Forte. Buona visione!

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