Ci ha messo cinque anni per costruire la sua carriera d’attore, e molto meno la sua celebre insegnante per capire il suo talento per la didattica. Ron Burrus, infatti, fu scelto direttamente da Stella Adler per imparare sotto la sua guida ad insegnare recitazione presso lo studio di New York, in un’ideale linea di continuità fra il giovane studente, lei (Stella Adler), e quell’arte che aveva appreso direttamente dal suo insegnante Konstantin Stanislavskij.
Stella Adler fu attrice del Group Theater, e sviluppò poi una propria prassi didattica, in polemica con gli insegnamenti di Strasberg, approfondendo la tecnica di Stanislavskij anche attraverso un contatto diretto col maestro russo. Da questo punto di vista la Adler fa appello allo sviluppo dell’immaginazione e alla ricostruzione delle circostanze date del testo: le atmosfere, gli oggetti, le convenzioni del periodo storico a cui appartiene il testo o l’azione. Il metodo, tra i più usati fra i coaches americani, propone un percorso razionale che mira a risultati di profonda partecipazione ed interazione tra gli attori.
Quella fra la Adler e Burrus è stata una collaborazione professionale proseguita per dieci anni all’interno delle classi di recitazione, dal 1973 all’83, per l’esattezza.
Stella Adler ha insegnato a molti attori, ma a pochi di loro ha trasmesso l’arte dell’insegnamento della propria tecnica. Oltre a Burrus, solo Elizabeth Parrish, che attualmente insegna allo studio di NY, ha il privilegio di tramandare alle generazioni contemporanee di attori l’eredità della tradizione adleriana.
Nel 1984 è stato inaugurato, a Los Angeles, il Ron Burrus Studio, con lo scopo di preparare attori per il cinema. Dall’estate del 2007 lo studio di Burrus e lo Stella Adler Studio of Acting di New York si sono associati. Burrus insegna durante l’autunno nella Grande Mela, mentre il resto dell’anno continua la sua attività a Los Angeles.
Attualmente sta anche scrivendo un libro sulla recitazione, e le lezioni che ha tenuto durante la scorsa edizione del Metodi Festival in Toscana avevano sempre qualcosa di magico, di ascetico, che fin dalla preparazione portavano i ragazzi del training ad uno stato emotivo intenso di partecipazione.
La lezione è quasi un rito, che deve portare l’attore a concentrarsi sulla sua prassi in modo assoluto. Risvegliando sensazioni pure, distillate, intense. Ecco cosa ci ha detto Burrus, nella video intervista che proponiamo oggi.