Sì, proprio a scuola: cimentarsi nella scrittura, in solitudine o in gruppo, di un testo breve sapendo che potrà diventare un reading interpretato da attori famosi. Sarà abbastanza per smuovere l’interesse di alunni e docenti verso un teatro visto (e provato) “dall’altra parte”?
E’ questa la nuova proposta del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con il Centro Italiano dell’International Theatre – Unesco (ITI Italia), che ha bandito il concorso nazionale “Scrivere il teatro”.
Rivolto a scuole di ogni ordine e grado, informate tramite una circolare inviata a tutti i plessi italiani, il concorso punta a richiamare l’attenzione verso l’arte teatrale come forma artistica di elevato valore sociale ed educativo, invitando gli studenti a misurarsi con la drammaturgia e la scrittura scenica.
I testi brevi prodotti (ciascun autore o gruppo autoriale potrà partecipar presentando una sola opera, della durata massima di 12 minuti) verranno valutati da una commissione composta da rappresentanti del MIUR, dell’ITI Italia e della direzione generale dell’ITI.
I lavori vincitori saranno messi in scena nel corso di un reading ospitato in un teatro italiano, interpretati da attori e attrici professionisti, durante la Giornata Mondiale del Teatro, istituita a Parigi nel 1960 dall’ITI e celebrata in tutto il mondo, in programma nel mese di marzo 2016.
L’operazione si affianca al progetto più generale di Promozione del teatro in classe, sempre promosso dal Ministero, attraverso cui le scuole italiane, di ogni ordine e grado, sono state chiamate a presentare progetti per partecipare al bando da 2 milioni di euro con l’obiettivo di promuovere le attività teatrali a scuola, anche in partenariato con altri enti pubblici e del terzo settore, attraverso progetti innovativi e di eccellenza che, utilizzando strumenti didattico-educativi, approfondiscano in particolare cinque tematiche: educazione alla teatralità, la scatola creativa, teatro e socialità, studenti in prima fila, teatro e linguaggi innovativi.
Riusciranno queste proposte a smuovere qualcosa nelle classi italiane, ancoràte spesso a una visione del teatro esclusivamente di tradizione?
Dello scollamento tra scuola, teatro e realtà avevamo parlato qualche tempo fa con “Di teatro, scuola e scelte. Perché disintossicarsi è più facile di quanto sembri“, ed è un argomento a cui Klp si dedica ormai da anni attraverso il progetto Youngest Critics for Dance.
L’augurio è che, quando un imput viene calato così dall’alto, aiuti a smuovere energie altrimenti sopite o poco inclini ad “aprirsi” (e non ci riferiamo solo a quelle dei ragazzi, ma in primis a quelle degli insegnanti, coadiuvanti indispensabili).
Per informazioni su “Scrivere il teatro” e invio (in pdf) dei testi: iti.italiancentre@gmail.com / tel. 0832-306194
Il termine ultimo per l’invio dei lavori è il 15 febbraio 2016.