In occasione del Giorno della Memoria 2010, che verrà celebrato il prossimo 27 gennaio, il Teatro di Rifredi di Firenze ha accolto in prima nazionale “Stones”, il nuovo spettacolo della compagnia israeliana di ‘visual theatre’ Orto-Da Theatre Group.
Le pietre cui fa riferimento il titolo, e dalle quali prende ispirazione il testo, sono quelle che durante la Seconda guerra mondiale sarebbero dovute servire, secondo la volontà di Hitler, a costruire un monumento celebrativo del Terzo Reich. Il monumento, però, non fu mai eretto e le pietre, blocchi di granito provenienti dalla Svezia, furono abbandonati alla fine della guerra. Nel 1946 lo scultore ebreo Nathan Rapoport, incaricato di creare un’opera in ricordo dei ribelli del Ghetto di Varsavia, alla ricerca delle pietre migliori per realizzare l’opera, trovò gli stessi pezzi di granito che avrebbero dovuto glorificare il Terzo Reich, lì ad aspettarlo.
I sei mimi di Orto-Da (Orto come ortodosso, in riferimento al loro mantenere le radici culturali del teatro di tradizione, e Da come Dada relativo invece all’esplorazione di nuovi territori dell’arte teatrale) rappresentano le figure di questa opera di pietra. Ricoperte totalmente di argilla, compongono l’originaria raffigurazione: in un primo momento immobili, poco per volta prenderanno vita sfidando l’immobilità della pietra.
Ripercorrono così la storia degli ebrei, scandita da musica e gesti evocativi e simbolici, partendo dalla segregazione e arrivando fino ai giorni nostri. In questo viaggio, che dal passato arriva al presente, i simboli dell’Olocausto danno vita, con una sorprendente leggerezza, ad un balletto notturno in cui le stelle che risplendono nel buio, accanto alla luna, sono stelle di David, in cui il filo spinato può suonare melodie dolci come quelle di un’arpa.
I personaggi che compongono la statua, come svegliati dal loro torpore, intraprendono dunque un viaggio che evoca allo stesso tempo immagini di cupo dolore e violenza e sorprendente umorismo. È così che i momenti più duri e spietati che hanno segnato i destini del popolo ebraico riescono addirittura a far affiorare sulle labbra un leggero sorriso. L’incubo della segregazione è sublimato dal mezzo teatrale; le figure scolpite nella pietra si animano quasi per una necessità di raccontarsi, ma questa volta si tratta di un bisogno giocoso e curioso.
Incantano gli Orto-Da e commuovono, in uno spettacolo originale e sorprendente, ma soprattutto sottile e toccante, dolce e amaro, che mescola la tristezza al sorriso, il ricordo all’attualità. E nel sottolineare l’ironia della storia, che ha finito per destinare le pietre celebrative di Hitler all’ingresso del Ghetto di Varsavia, celebra un inno alla speranza e alla gioia.
STONES
da un’idea di Yinon Tzafrir, Yifat Zandany Tzafrir
regia: Yinon Tzafrir, Avi Gibson Bar-el, Daniel Zafrani
attori-creatori: Yaniv Moyal, Avi Gibson Bar-el, Moti Sabag, Hila Spektor, Hezy Kohen, Yinon Tzafrir
scene: Miki Ben Knaan
costumi: Tova Berman
musiche: Yinon Tzafrir, Daniel Zafrani
luci: Yaron Hirsh, Aleksey Terletsky, Ury Morag
mixer suono: Marcelo Kowalsky
coreografie: Daniel Zafrani
durata: 60′
applausi del pubblico: 5′
Visto a Firenze, Teatro di Rifredi, il 16 gennaio 2010