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Stupida Show! I Cattivi pensieri di Carrozzeria Orfeo

Cattivi pensieri (ph: Sabrina Cirillo - AgCubo Scena)

Cattivi pensieri (ph: Sabrina Cirillo - AgCubo Scena)

Al Campania Teatro Festival il debutto del nuovo spettacolo con protagonista Beatrice Schiros

L’ultima produzione di Carrozzeria Orfeo debutta a Napoli all’interno del Campania Teatro Festival presso il cortile della Reggia di Capodimonte. In scena troviamo l’attrice pluripremiata Beatrice Schiros, conosciuta dal grande pubblico per le sue incursioni cinematografiche e televisive.

“Stupida Show! (Capitolo 1- Cattivi pensieri)”, scritto dal drammaturgo Gabriele Di Luca e co-diretto insieme a Massimiliano Setti, è uno spettacolo semplice e schietto ma ben costruito di stand up comedy: un’ora e dieci di franche risate.
L’attrice presenta agli spettatori il tema universale per eccellenza: l’amore. E lo affronta lanciando lo sguardo sulla società di oggi, che interpreta dal proprio punto di vista: quello di una donna cinquantenne, single. Nelle sue parole, sguardi e movenze, sempre rivolti verso il pubblico ed espressi con impeto e carisma, troviamo una comicità sfacciata e irriverente che prende di mira uomini e donne, senza pietà, e senza risparmiare nemmeno sé stessa. Con grande autoironia l’attrice scandaglia i piccoli e i grandi fallimenti della propria vita, le questioni irrisolte, i rimorsi, i desideri, le frustrazioni.

“Cattivi pensieri”, irrispettosi e senza peli sulla lingua, gridano al mondo che non tutte le donne vogliono avere figli; che oggi giorno molti genitori non sanno più che cosa voglia dire avere quel ruolo; che tutti si impegnano a diventare persone migliori, ma solo su Instagram; che ormai il valore delle cose si misura dal numero dei like
Il monologo, una concatenazione di battute e racconti d’aneddoti, presenta allo spettatore una serie di stereotipi intorno al tema dell’amore, passando in rassegna svariati argomenti correlati: il femminismo, il maschilismo, le differenze di genere, l’omosessualità, le molestie sessuali, l’invidia per la bellezza e la giovinezza altrui, il modo di apparire e di comunicare sul web. Il tutto sempre condito con termini scurrili ed espliciti riferimenti sessuali (non solo verbali), tanto da rendere lo spettacolo vietato ai minori di 14 anni.

“Stupida Show!”, con la sua forte influenza televisiva, il ritmo serrato e il carisma della Schiros, può apparire uno spettacolo senza troppe pretese, se non quella di far divertire; anche perché questo intento – di per sé non così semplice – viene pienamente raggiunto. La Schiros, supportata da un testo abilmente costruito su di lei, asseconda i gusti del grande pubblico, portandosi a casa fragorose risate e una partecipazione attiva da parte degli spettatori, spesso interpellati direttamente.

Come preannuncia il titolo, “Stupida show!” vuole essere uno spettacolo frivolo, dal sapore pop (come del resto i precedenti lavori della compagnia), che racconta pezzi della realtà quotidiana che ci appartiene, cavalcando l’onda della volgarità in maniera voluta, ironica, beffarda, spregiudicata. Il turpiloquio, cifra stilistica di Carrozzeria Orfeo, viene qui utilizzato per far emergere, senza destare troppi sospetti, aspre punte di critica, abilmente velate dall’esibizione di un linguaggio (e di un pensiero) antimoralista. Un esempio: la denuncia dell’esibizione del corpo femminile sul web viene presentata in maniera totalmente disforica, proiettando l’immagine di un bellissimo fondoschiena nudo, sul quale la Schiros ricama sopra battute su battute scurrili. La critica alla mercificazione del corpo sul web c’è, ma si camuffa, in questo caso, sotto all’invidia che l’attrice dichiara apertamente di provare nei confronti di quel sedere così perfetto.

Sul finire, il monologo prende una piega diversa, più emotiva, rivelando allo spettatore l’altra faccia della medaglia. Sotto alla grinta, all’ostentazione, alla sfacciataggine di questo animale da palco, si nascondono piccoli e grandi dolori: l’amarezza per la vecchiaia che avanza, la tristezza per la perdita dei genitori, la solitudine, la stanchezza, la paura del fallimento…
Si rivela così al pubblico il senso di quelle grasse risate: la necessità d’imparare a ridere, di usare l’ironia per superare le difficoltà dell’esistenza, per riuscire ad accettarsi per come si è: coi propri difetti, ansie e paure. Senza giudizi.

Stupida Show! (Capitolo 1- Cattivi pensieri)
Testo Gabriele Di Luca
Con Beatrice Schiros
Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
coprodotto da Carrozzeria Orfeo, La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival

Visto a Napoli, cortile della Reggia di Capodimonte, il 17 giugno 2022
Prima nazionale

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