Teatro Ca’ Foscari: stagione 2011 – 2012

Parte la nuova stagione del Teatro Ca’ Foscari che presenta il programma delle attività teatrali 2011-2012, il terzo ciclo di un progetto rivolto alla valorizzazione della ricerca teatrale e della formazione culturale.
“Litanie del caos”, questo il  titolo suggestivo scelto per la stagione che propone ben sedici spettacoli, molti dei quali sono novità assolute, oppure in prima esecuzione per Venezia, e tre prime nazionali.

Il Teatro Ca’ Foscari ospiterà alcuni protagonisti del mondo teatrale nazionale e europeo. Dalla brava Isabella Ragonese che recita Lady Grey di Will Eno a un gradito ritorno come Ottavia Piccolo, da Roberto Castello  che ha coordinato le sorprendenti coreografie di “Vieni via con me” al simpatico Leonardo Manera. Insomma un ventaglio di rappresentazioni in grado di dare risalto alla complessità della vita contemporanea e di offrire ai giovani, agli studenti e agli spettatori nuovi spunti e nuove prospettive.

“Un calendario particolarmente ricco – esordisce Carlo Carraro, Rettore di Ca’ Foscari alla presentazione – con iniziative sempre più numerose e innovative, proposte non solo ai nostri studenti come strumento didattico, ma aperte alla città. E infatti la scorsa edizione ha visto tutti gli spettacoli esauriti, mentre già dei contatti sono stati avviati con Maurizio Scaparro che ci chiede di aiutarlo a portare a Firenze la nostra esperienza di “fare teatro” con gli studenti”.

“L’ambito universitario è importante – sottolinea Carmelo Alberti, delegato del Rettore per il teatro – molti artisti ci hanno chiesto di ritornare perché per loro è stato essenziale il rapporto con gli studenti, l’artista si mette in discussione con un occhio più articolato, mentre per noi rimane una forte valenza didattica e di ricerca del realizzare vere e proprie produzioni teatrali, confermando l’impegno diretto dell’ateneo nella produzione e nella diffusione delle arti performative, sempre nell’ambito del proprio ruolo istituzionale”.

“L’idea di quest’anno è interrogarsi sul presente e il titolo “Litanie del caos” declina i temi fondamentali per l’uomo contemporaneo – spiega Donatella Ventimiglia, responsabile delle attività di spettacolo. Agli spettacoli saranno poi abbinati degli workshop dedicati all’approfondimento e rivolti ai nostri studenti”.

A inaugurare la stagione del Teatro Santa Marta sarà, il 5 e 6 ottobre, una produzione inedita, Carne trita, il quintetto per voce e danza ideato da Roberto Castello e dalla compagnia A.L.D.E.S., che è stata una rivelazione in seno alla trasmissione di Fazio-Saviano Vieni via con me per Rai3. Un lavoro che – come dice lo stesso Castello, presente alla conferenza stampa – non narra nulla, ma accetta la danza e il suono per quello che sono e noi li lasciamo scorrere come due canali paralleli”

Si proseguirà con ospitalità nuove, dalla brava Isabella Ragonese a Leonardo Manera, artefice del graffiante Italian Beauty “viaggio in un Paese di mostri”; e inoltre: l’interessante controcanto del Faust di Edoardo Sanguineti firmato da Claudio Longhi, interpretato tra gli altri da Lino Guanciale; gli sconfinamenti nei territori di contatto tra teatro e danza di Silvia Gribaudi, con Wait, e di Chiara Frigo, con Suite-Hope; le fantasie magrebine di Laura Nardi con La terza vita; il toccante lavoro sul riequilibrio tra abilità e disabilità de La silenziosa danza di Mirko Artuso.

E ancora vi sono i felici ritorni di artisti amici del Teatro Ca’ Foscari, quali Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi con una riedizione di Terra di latte e miele, Saverio La Ruina con Italianesi, dedicato a un dramma della migrazione cancellato dalla memoria collettiva, Corrado d’Elia con la rivisitazione del Don Chisciotte, Elisabetta Salvatori con Scalpiccii sotto i platani, ispirato alla strage nazista di Sant’Anna di Stazzema nel 1944.

Anche stavolta è stata riservata una particolare attenzione ai palcoscenici internazionali: saranno ospitati quattro realizzazioni europee, che spaziano dalle eroine di Ibsen, presentate da Juni Dahr, grande attrice norvegese, alle marionette di Teodor Borisov, dagli studi su suono e voce di Nanténé Traoré a uno sguardo sull’Africa di oggi con un testo dello scrittore congolese  Wilfried N’Sondé adattato per la scena da Dieudonné e Criss Niangouna.

Info: www.unive.it/teatrodicafoscari

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