Nove spettacoli da ottobre ad aprile compongono il cartellone 2011.2012 del Teatro Lauro Rossi di Macerata promosso dal Comune di Macerata e dall’AMAT e realizzato con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Grandi interpreti, maestri della scena, testi classici ed autori contemporanei disegnano un affascinante precorso nello spettacolo dal vivo che tocca anche la danza.
L’inaugurazione della stagione il 13 e 14 ottobre è con Paolo Rossi, giullare dei giorni nostri, che reinventa Mistero Buffo, testo che Dario Fo presentò per la prima volta nel 1969 e per il quale ricevette il Nobel per la Letteratura. Un omaggio al maestro che si avvale della regia di Carolina De La Calle Casanova con un testo-archetipo di un genere, il teatro di narrazione, particolarmente consono alle doti istrioniche dell’attore arricchito dalle musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila.
Il 10 e 11 novembre la scena del Lauro Rossi è per Sogno d’una notte d’estate, una delle commedie più popolari ed amate di Shakespeare – prodotto dal Teatro Stabile delle Marche – che vede protagonisti 18 giovanissimi attori guidati dal grande Carlo Cecchi, in veste di regista ed attore.
Il 2 dicembre la stagione prosegue con Li Romani in Russia un mongolo – presentato fuori abbonamento – di Simone Cristicchi tratto dall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli e diretto dalla sapiente regia di Alessandro Benvenuti. Cristicchi interpreta una nutrita galleria di grotteschi personaggi raccontando l’orrore della guerra attraverso la voce di chi l’ha vissuta in prima persona, come in un ideale incontro tra il mondo delle borgate di Pasolini e le opere di Rigoni Stern e Bedeschi.
La compagnia Vocitinte – uno dei gruppi della piattaforma della nuova scena marchigiana “Matilde” promossa dalla Regione Marche e dall’AMAT – presenta il 6 e 7 dicembre L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello spettacolo diretto dal giovane regista Antonio Mingarelli ed interpretato, tra gli altri, da Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Commedia ad orologeria per eccellenza, L’uomo, la bestia e la virtù non si limita a passare al setaccio le convenzioni e le ipocrisie borghesi, ma riesce a rappresentare, in maniera più feroce che altrove nell’opera pirandelliana, il funereo, macabro, gioco dei ruoli.
Il 14 e 15 gennaio la stagione prosegue con Il catalogo opera del grande sceneggiatore e drammaturgo Jean Claude Carriere che mette a nudo, con sferzante ironia, l’inconfessata sofferenza di due esistenze accomunate dalla solitudine. Le qualità artistiche dei protagonisti – Isabella Ferrari e Ennio Fantastichini – e del regista – Valerio Binasco – rappresentano una garanzia di qualità della messinscena di questa commedia delicata e divertente
interpretata più volte in Francia con successo suscitando apprezzamento di pubblico e critica.
Saverio Marconi – regista di fama internazionale – torna in scena come attore e sceglie Schmitt e le sue Variazioni enigmatiche, a Macerata il 9 e 10 febbraio al termine di una residenza di riallestimento. La piéce è stata uno straordinario successo di pubblico e di critica in Europa, in Francia con l’interpretazione di Alain Delon e in Inghilterra di Donald Sutherland. “Ho avuto la grande fortuna di collaborare con Schmitt per l’edizione francese del musical Nine che ho diretto alle Folies Bergère – dice Marconi – e con Gabriela Eleonori l’abbiamo incontrato anche qualche mese fa per confrontarci sulla regia dello spettacolo. Oggi che ho l’età giusta per affrontare questo personaggio, non ho avuto dubbi che fosse il testo più giusto per tornare sul palcoscenico.”
Per tutti Colazione da Tiffany è il film di Blake Edwards – tratto dal romanzo di Truman Capote – con l’indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard. Il fascino di quelle atmosfere rivivranno a teatro il 6 e 7 marzo nello spettacolo interpretato da due giovani attori di talento come Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia diretti da Piero Maccarinelli su testo adattato da Samuel Adamson. “Ho accettato di dirigere questo lavoro – scrive il regista nelle note allo spettacolo – perché Colazione da Tiffany mi sembra un classico del ‘900.”
La stagione si avvia alla conclusione il 30 e 31 con Servo di scena, uno dei più celebri testi teatrali di Ronald Harwood, interpretato e diretto da Franco Branciaroli. L’opera – dalla quale fu tratta l’adattamento cinematografico dell’omonimo film di culto di Peter Yates – è ritagliata ad hoc sulla figura di un attore di grande carisma. Si tratta di un appassionato omaggio al teatro ed alla sua gente, nonché perfetta ricostruzione d’epoca che fa da cornice agli ultimi successi di un grande attore, ormai al tramonto, il quale deve la sua sopravvivenza alle cure e alle attenzioni costanti del suo umile servo di scena.
La chiusura della stagione il 18 e 19 aprile è affidata alla danza di FlamenQueVive, formazione italo – spagnola diretta da Gianna Raccagni che si compone di eccellenti musicisti e danzatori. Al pubblico del Lauro Rossi presenta Don Juan sensuale e affascinante spettacolo di flamenco su musiche di Alberto Rodriguez e Marco Perona che racconta i vari volti del personaggio.
Vendita nuovi abbonamenti dal 29 settembre al 6 ottobre presso la Biglietteria dei Teatri tel. 0733 230735 – 233508.