Arrivare il 5 maggio a Berlino e tuffarsi nella messa in scena de “Il Gabbiano” di Checov per la regia di Jürgen Gosch è un’esperienza fulminante. Un omaggio che ha anticipato di poche settimane la grave scomparsa del grandissimo regista tedesco, avvenuta l’11 giugno di quest’anno.
Nessuna scenografia se non pochi elementi portati dall’esterno, come il grande sasso su cui Nina recita il monologo alla luce della luna, con due bacinelle di ghiaccio secco ai lati a far fumo. E la grandissima interpretazione di Kathleen Morgeneyer, che è valsa alla giovane interprete un premio.
Jürgen Gosch non era uomo di tante parole, poco interessato a discussioni e a passerelle, perché lavoratore tranquillo, tenace, assertore di una modestia quasi ascetica: “Non voglio caricare di altri significati i miei lavori teatrali oltre a ciò che contengono”.
Gosch proviene dalla ex DDR e alcune sue messe in scena restano pietre miliari nel dibattito sul teatro in Germania degli ultimi decenni. Fra queste il “Macbeth” al Düsseldorfer Schauspielhaus nel 2005, tra le espressioni più alte dello “Schmuddeltheater” (o teatro “sporco”). Anche il “Qui e Ora” del giovane drammaturgo Roland Schimmelpfennig, ospitato a Theatertreffen 09 sempre per la regia di Gosch, aveva espliciti richiami a quell’insieme di pratiche sceniche, dove il nudo viene vissuto come espressione di identità, senza una ragione che non sia quella di liberare il corpo e la coscienza, “come in un quadro di Lucian Freud”.
Ma l’edizione 2009 ha visto anche altro: lavori di natura corale (“Il Processo”, “Marat”, “Programma a richiesta”), un monologo di cinque ore di Joachim Meyerhoff (“All the Dead Fly Up 1-3”) e l’interpretazione purista di Martin Kušej del dramma “The Devil Woman”. Stili e spettacoli di natura e ispirazione completamente diversa, stelle di prima grandezza del panorama recitativo tedesco come Corinna Harfouch, Christian Grashof, Angela Winkler, Margit Carstensen e la vincitrice della Berlinale Birgit Minichmayr. Oltre a pièce arrivate dai teatri di Amburgo, Colonia, Monaco, Zurigo, Vienna e Berlino.
Di questi e di altri spettacoli abbiamo raccolto piccoli momenti nel prima e nel dopo, cercando di restituirne l’atmosfera, la stessa che spingeva le persone a momenti di socialità attorno ad un falò allestito nel giardino della Haus der Berliner Festspiele, zona Zoo di Berlino, cuore del Theatertreffen.