Rieccoci. Ancora una volta accendiamo i riflettori su giovani compagnie, Trickster Teatro e Sineglossa, incontrate a Lugano in occasione di Incontri Teatrali, rassegna curata da Paola Tripoli, occhio lungo del teatro della Svizzera italiana, libero dai condizionamenti che spesso gli operatori hanno al di qua delle Alpi.
Trickster’s trick. Allestiscono un percorso simbolico sensoriale. Ti prendono per mano, ti danno una torcia e ti abbandonano come Hansel e Gretel ai bordi del bosco. Di lì in poi, dalla tinozza alla casa di biscotti, dalla foresta alla collezione di ossicini della strega, non manca niente. Tutto è simbolo, raffinato, dolcissimo, spaventevole simbolo. Tu hai due cuffie e fai il giro tra le varie stanze, sviluppando quel sentimento di paura bambina.
Devo togliere le scarpe. L’immancabile buco nelle calze. Imbarazzo. Lo nascondo? Giro il calzino? Ma sono solo, diavolo! E tutto attorno a me fa ambiente. In fondo anche nelle fiabe i protagonisti hanno i buchi nelle calze, i sassolini per segnare il percorso, le molliche da recuperare.
Nato dall’incontro di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, Trickster Teatro è un progetto di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi. Nel corso degli anni si è allontanato dal concetto di teatro in senso stretto per indagare possibili segni espressivi trasversali, spostandosi in maniera prioritaria sullo spettatore, con una riflessione sulle implicazioni del destinatario nel concetto dell’opera e sul significato dell’essere spettatore nella nostra contemporaneità.
Di recente sono stati in Italia al Giardino delle Esperidi, altro festival di casa nostra ispirato al talent scouting diretto da Michele Losi e da Scarlattine Teatro, con il nuovo lavoro “Rapsodia per Giganti”.
Ad agosto in Sicilia a La macchina dei Sogni Festival e poi in Danimarca, ad Hostelbro, al Transit Festival. Nell’ultimo trimestre 2009 saranno in Asia, fra Taipei e l’India, con un intermezzo a Lipsia. Insomma un gruppo da tener d’occhio assolutamente.
Li abbiamo intervistati al buio, nel loro percorso, illuminati dalle torce. Con loro abbiamo fatto il percorso di Hansel & Gretel. Molto Pulp Fiction. Ma così ci è piaciuto.
Usciamo dalle grinfie degli orchi e ci imbattiamo, a Chiasso, nelle scorribande logico-surreali sui temi di genere che i Sineglossa stanno portando avanti. Anche loro in giro, spesso e volentieri, fra Italia ed Europa.
Sineglossa nasce nel 2006. Le prime produzioni sono del 2007, con “Strabus-Camera Verde” e “Pneuma” (performance destinata a spazi non teatrali che vince il bando Germinazioni-Perugina). Passano ad Es.Terni Festival, al bolognese Loro del Reno, e al Festival Adriatico Mediterraneo nella tappa di Novi Sad (Serbia) per poi apparire al torinese Incanti.
Arriviamo al 2009 con “UNdo”, coprodotto da Es.Terni e vincitore del bando Eti “Nuove Creatività”, e “Remember Me”, che debutta nella versione preliminare di studio proprio ad Incontri Teatrali. Riuscire a catturare Federico Bomba, regista e co-fondatore del gruppo insieme a Luca Poncetta e Simona Sala, è stato un miracolo, fra spettacoli, arrivi e partenze. Ma ce l’abbiamo fatta.
Trickster Teatro
Sineglossa