Brucia la Troia di Stefano Ricci e Gianni Forte; brucia sotto le luci al neon di una scenografia scarna: dai carrelli del supermercato dei sentimenti al suono della voce delle televendite di Telemarket.
Didone apre la scena ed è un’Italia trans, con lo stivale d’argento e la flebo al braccio. Puttana e disperata, abusata e disillusa, metafora della nostra attualità. Prezzata e svenduta al discount.
I carrelli della spesa sono la svendita del sentimento, la perdita della dignità della persona in favore dell’oggetto, il corpo strumento di orge antropofaghe. Tutto si vende, si svende, si divora.
Questa la Troia di Ricci/Forte, la guerra che combattiamo tutti i giorni a colpi di facebook e consumismo, xenofobia, omofobia e violenza.
Uno spettacolo di ambientazione performativa, non troppo glam né troppo dimessa. Le luci sono livide al punto giusto, gli attori belli ma al punto giusto, le voci modulate al punto giusto. I movimenti naturali al punto giusto. I performer precisi, intensi, mai urlati. Nudi ma non crudi. Delicati piuttosto, quasi puri.
La scrittura di Ricci e Forte è un’epica moderna di frasi spaccate, haiku occidentali, un flusso di poesia che ricorda l’estetica e la ritmica del lessico televisivo ma con l’anima, l’amore per le parole, il rispetto per il suono, l’assonanza, la delicatezza della figura retorica del quotidiano.
La stessa delicatezza viene usata per il linguaggio del corpo, di contro all’uso e all’abuso dell’immagine e dell’identità, non solo sessuale, che la società dello spettacolo ci propina ogni giorno.
Amabili e amati sono i corpi di Eurialo e Niso, nel loro amore acerbo e motivo di stupro. Amabili e amati quelli delle tre figure femminili, Creusa, Lavinia e Didone.
Denunciando la miseria della contemporaneità Ricci/Forte sottolineano la dolcezza del sentimento del bello di uno sguardo infantile e violentato.
Per la crudezza, basta accendere la tv.
TROIA’S DISCOUNT
con: Anna Gualdo, Fausto Cabra, Chiara Cicognani, Enzo Curcurù, Alberto Onofrietti
movimenti scenici: Marco Angelilli
style concept: Simone Valsecchi
luci: Danila Blasi
assistente regia: Elisa Menchicchi
regia: Stefano Ricci
produzione: Ricci/Forte
in coproduzione con Festival Internazionale Castel dei Mondi, Benvenuti srl
durata: 1h 30’
applausi del pubblico: 5’
Visto a Milano, Teatro I, il 12 gennaio 2010
In scena fino al 18 gennaio