Eccoli, in “diretta” dal Piccolo Teatro Studio Melato di Milano e in concomitanza su Rai Radio3, in compagnia di Oliviero Ponte di Pino, di una effervescente Licia Lanera (oggi anche in versione cantante), e del direttivo dell’associazione Ubu per Franco Quadri, i nomi dei vincitori della 40^ edizione del Premio Ubu per il teatro, scelti attraverso i voti, in questa edizione, di 66 referendari:
SPETTACOLO DELL’ANNO:
Macbettu di Alessandro Serra (regia Alessandro Serra; produzione Sardegna Teatro, Teatropersona)
MIGLIOR SPETTACOLO DI DANZA:
Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground di Francesca Pennini (regia e coreografia Francesca Pennini; produzione CollettivO CineticO; coproduzione Théâtre de Liège, Torinodanza Festival, Festival MITO, CANGO – Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza)
MIGLIOR PROGETTO CURATORIALE:
Inferno. Chiamata pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe
MIGLIOR REGIA:
Massimiliano Civica per Un quaderno per l’inverno
Massimo Popolizio per Ragazzi di vita
MIGLIOR ALLESTIMENTO SCENICO:
Gianni Staropoli (Il cielo non è un fondale)
MIGLIOR PROGETTO SONORO O MUSICHE ORIGINALI:
Gianluca Misiti (Cantico dei Cantici)
MIGLIOR ATTORE O PERFORMER:
Roberto Latini (Cantico dei Cantici)
MIGLIOR ATTRICE O PERFORMER:
Giulia Lazzarini (Emilia)
MIGLIOR ATTORE O PERFORMER UNDER 35:
Christian La Rosa in scena in questa stagione nel “Pinocchio” di Antonio Latella
MIGLIOR ATTRICE O PERFORMER UNDER 35:
Serena Balivo e Claudia Marsicano – ex aequo
MIGLIOR NUOVO TESTO ITALIANO O SCRITTURA DRAMMATURGICA:
Un quaderno per l’inverno di Armando Pirozzi
MIGLIOR NUOVO TESTO STRANIERO O SCRITTURA DRAMMATURGICA:
Emilia di Claudio Tolcachir.
A ritirare il premio Antonio Calbi in rappresentanza della produzione di Teatro di Roma, con protagonista Giulia Lazzarini.
PREMIO UBU ALLA CARRIERA:
MIGLIOR SPETTACOLO STRANIERO PRESENTATO IN ITALIA:
Five Easy Pieces di Milo Rau (regia Milo Rau; coproduzione CAMPO & IIPM; coproduzione Kunstenfestivaldesarts Brussels 2016, Münchner Kammerspiele, La Bâtie – Festival de Genève, Kaserne Basel, Gessnerallee Zürich, Singapore International Festival of Arts (SIFA), SICK! Festival UK, Sophiensaele Berlin, Le phénix Scène Nationale Valenciennes Pôle européen de création)
PREMI SPECIALI:
Fabulamundi. Playwriting Europe – progetto ideato e realizzato da PAV – per il pluriennale contributo di accompagnamento e conoscenza della drammaturgia italiana in Europa e di quella straniera in Italia, attraverso azioni di traduzione, mise-en-espace e confronto critico. Percorso che ha ottenuto il sostegno di Europa Creativa e che svolge, di fatto, un’attività di supplenza a iniziative solitamente appannaggio di ministeri e istituzioni culturali internazionali, arrivando oggi a disegnare un circuito che tocca dieci nazioni europee – dalla vicina Francia alla più remota Romania – e coinvolge altri tredici partner tra cui, per l’Italia, Area06/Short Theatre e Teatro i.
C.Re.Sco. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – per la sua funzione di osservatorio critico sulle politiche teatrali del nostro Paese e di “pensatoio” intorno alle questioni teoriche suscitate dalla scena contemporanea, oltre che di propulsore di iniziative finalizzate a una più viva presenza delle differenti realtà artistiche nel contesto socio-politico-culturale italiano.
In rappresentanza di Cresco, ritira il premio Laura Valli.
L’attività editoriale AkropolisLibri – di Teatro Akropolis – per la pregevole opera di storicizzazione del presente nel presente in nutriti volumi annuali che documentano l’attività svolta nel corso del festival “Testimonianze ricerca azioni”, rilanciando anche la lezione del passato, come nel caso della pubblicazione delle opere inedite di Alessandro Fersen. A ritirare il premio Clemente Tafuri.
PREMIO FRANCO QUADRI:
Enrico Ghezzi (Nell’assegnazione del Premio Franco Quadri a Enrico Ghezzi, l’associazione UbuperFQ vuole mettere al centro la funzione critica, indicando un cammino intuitivo, onnivoro e trasversale, capace di abbracciare in senso deuleziano derive e spaesamenti tra ‘paura e desiderio’, alla ricerca dell’enigma che, nel morso di un’arte radicale, ci tiene in vita. Con Ghezzi nel nome di Quadri si festeggia un vedere che determina il nostro posto nel mondo).
La festa si trasferisce adesso, o meglio dalle 19, al TeatroLaCucina, presso l’ex O. P. Paolo Pini di Milano, con musica dal vivo a cura di Bluemotion. Applausi!