In scena in questi giorni a Napoli la nuova coproduzione di Stabile di Torino, Nazionale di Genova e Teatro Bellini: “Tradire un po’ Pirandello secondo me gli fa un buon servizio”
Ci apre le porte del camerino nella sala che, da anni, è un po’ casa sua. Qui, dal 2018, Valerio Binasco è infatti direttore artistico, e proprio il capoluogo piemontese e lo Stabile di Torino hanno dato vita a diverse produzioni che lo hanno visto protagonista non solo nella regia ma anche in scena, da attore.
Siamo al Teatro Carignano dove, poco dopo, andrà in scena con i “Sei personaggi in cerca d’autore“, ora in replica (fino al 28 maggio) al Bellini di Napoli.
Nell’intervista parliamo sì di teatro ma tralasciamo il “ruolo”, i premi e i riconoscimenti, per concentrarci sull’artigianalità del mestiere. Binasco è un cultore della recitazione. Sente la necessità di curarsi degli attori, di costruire il recitato come aspetto fondamentale dello spettacolo. E’ forse per questo che molti giovani lo cercano, attratti da quel versante pedagogico che viene subito fuori confrontandosi. Anche per questo il Teatro Nazionale, con la Scuola per Attori, gli consente la libertà di creare in un contesto particolarmente congeniale.
Parliamo così dei tanti neo-professionisti in scena nel suo ultimo spettacolo, di come li seleziona, del linguaggio pirandelliano, e proviamo a chiedergli se, secondo lui, possa esistere anche oggi, metaforicamente, un gruppo di personaggi in cerca d’autore pronto a mettere in crisi le certezze del teatro…