Baloon Performing Club. Passato e futuro di tre ‘very contemporary men’

Very contemporary men
Very contemporary men
Very contemporary men

La stagione teatrale 09/10 riapre i palcoscenici anche della produttività napoletana.
Il Nuovo Teatro Nuovo inaugura così il cartellone con gli spettacoli vincitori del concorso Nuove Sensibilità 08/09, progetto nato da un’idea di Angelo Montella con lo scopo di far emergere nuovi talenti. Giovani attori, registi e autori che vogliono ripartire dall’emozione, dallo stupore e dal piacere del teatro come atteggiamenti primari, coniugando la densità dell’esperienza sociale, civile e umana con la ricerca di nuove forme e relazioni artistiche, comunicative ed espressive.

Una delle performance premiate, “Very contemporary men”, viene quindi portata in scena dal Baloon Performing Club, con il sostegno dell’Ente Teatrale Italiano: un’idea di Yuri Ferrero per la regia di Damiano Madia, entrambi attori nello spettacolo.
In un intreccio di musica rock e danza contemporanea, i protagonisti raccontato le loro vite passate, il presente, il proprio modo di essere e le rispettive origini. Il tutto in una mescolanza linguistica che unisce l’italiano, l’inglese e la lingua degli emigrati meridionali, a loro volta ibrida, contaminazione tra dialetto d’origine e accenti del Nord. Perché sono proprio le contaminazioni a rappresentare meglio i “Very contemporary men”.

Damiano, Yuri e Fabio, stessi nomi nella realtà e in scena, mostrano grande ironia verso le famiglie d’origine, composte da emigrati meridionali, sfegatati comunisti, operai e lavoratori, sperando, pur amaramente coscienti di  nessun probabile cambiamento, in un futuro diverso per i propri figli. Uomini cresciuti nell’epoca del boom dei mass media, tra gli anni ’80 e ’90, periodo in cui la televisione prometteva illusioni di crescita e speranza, di un mondo roseo e divertente, ma che oggi si è trasformato in un presente di inutili speranze.
Tre storie velate di amarezza, cadenzate spesso da frasi ironiche e da una struttura divertente: elementi che suscitano ampi sorrisi ma che lasciano aperte piccole e profonde riflessioni.
Evidenti la bravura e la fatica fisica degli attori, soprattutto per quanto riguarda Yuri Ferrero che riesce a recitare, a soffrire e a sorridere mostrando doti plastiche.

Se nella prima parte dello spettacolo  il pubblico cerca di seguire lo stile di questa performance innovativa, restandone spiazzato e cercando di capire chi rappresentino le tre figure che si muovono, legandosi e slegandosi fisicamente su un palco completamente spoglio e senza quinte, nella seconda parte ci si appassiona: costruita su incastri che deviano il percorso mentale dello spettatore, si tende a seguire una sorta di trama per poi essere trascinati violentemente su altre immagini e passaggi, collegati dalla sempre presente musica suonata dal “menestrello rock” Fabio Padovan.
Infine la terza parte, caratterizzata da intarsi musicali e pause estremamente lunghe, lasciano lo spettatore sbigottito, a metà tra applauso e risata, rallentando però fortemente il ritmo costruito precedentemente: fin troppo.

Interessante comunque il continuo rapporto tra attori e pubblico, in quell’alternanza tra realtà scenica e non, che fa domandare alla platea se le storie raccontate siano realmente autobiografiche.

VERY CONTEMPORARY MEN
di Baloon Performing Club
con: Yuri Ferrero, Damiano Madia, Fabio Padovan,
ideazione: Yuri Ferrero, musiche Fabio Padovan
regia: Damiano Madia
durata: 60′
applausi del pubblico: 1′ 20”

Visto a Napoli, Nuovo Teatro Nuovo, il 10 ottobre 2009

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