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Visioni del contemporaneo: a scuola di linguaggi artistici per l’immaginario

I volti dei docenti della Scuola
I volti dei docenti della Scuola
I docenti della scuola di Visioni del Contemporaneo

È un progetto di formazione artistica pronto a salpare per un viaggio che durerà da gennaio a giugno 2012 e toccherà le province marchigiane di Ancona, Fermo e Macerata.
È la scuola di Visioni del contemporaneo, iniziativa rivolta a ragazzi dai 18 ai 29 anni che ha come elettivo oggetto di studio i linguaggi del contemporaneo.
Sei gli artisti coinvolti: Federico Bomba, Andrea Fazzini, Luca Luzi, Sabrina Maggiori, Stefano Sasso e Alessia Tripaldi, che da ideatori e conduttori del laboratorio incroceranno le loro specifiche competenze – teatro, paesaggio sonoro, scrittura, fotografia, arte pubblica, performance – per stimolare i partecipanti verso una nuova pratica creativa.

La prima scintilla del progetto è nata in seno alla Compagnia Sineglossa, in collaborazione con il Teatro Rebis, e ha subito saputo intercettare il sostegno finanziario e la partnership di realtà private e istituzionali, quali Confindustria Giovani – Ancona, il GGF Group, nonché Regione Marche, Comuni di Ancona, Fermo e Macerata, Università degli Studi di Macerata e AMAT.
Importante l’interesse che alcune grandi aziende, spesso guidate da giovani imprenditori, riconoscono all’arte contemporanea in quanto strumento di sviluppo per la ricerca e l’innovazione. Da qui il sostegno economico di Confindustria Giovani – Ancona, presieduta da Beatrice Garofoli, e del GGF Group, anch’esso guidato da un amministratore delegato under 35, Guido Guidi.

La scuola non si pone l’obiettivo di formare figure specializzate in un determinato settore dei mestieri dello spettacolo, piuttosto mira a sviluppare nei partecipanti uno sguardo critico sui rapidi processi di trasformazione del contemporaneo, attraverso lo studio e la messa in pratica di grammatiche artistiche innovative.
Vorrebbe essere quindi una risposta di “resistenza” al forte indebolimento dell’immaginario e dell’immaginazione in corso da alcuni decenni, conseguenza dell’aggressività dei nuovi media che spesso non prevedono una riflessione attiva sulle informazioni veicolate determinando, di fatto, anche un impoverimento del vocabolario comune. Da qui la sperimentazione dei linguaggi del contemporaneo verso nuove forme di comunicazione, ipotizzando scenari migliori.

Ma non solo. Il laboratorio sarà un’occasione di studio e approfondimento anche per chi l’arte la fruisce da spettatore e vorrebbe essere parte di un pubblico più attivo e consapevole.
Per tutti, l’obiettivo comune è la formazione di una comunità partecipata, ossia – come ha ribadito Serenella Moroder, assessore alle Politiche Giovanili della Regione Marche – “Il ruolo attivo delle nuove generazioni nella res publica, guadagnato anche attraverso l’arte”.

Il corso è gratuito (salvo i 70 euro annuali a copertura di spese assicurative e associative) e a numero chiuso, per un massimo di 15 partecipanti in ciascuna città. È richiesto l’invio di una lettera o di un video motivazionale entro il 20 gennaio all’indirizzo info@visionidelcontemporaneo.com.
Le lezioni, bisettimanali, si svolgeranno in orario 18-21.
Info: 327/8223436

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