A Siena torna Voci di Fonte

Voci di Fonte 2010
Voci di Fonte 2010
Voci di Fonte 2010 (photo: Daniela Neri)

Giunge alla settima edizione la rassegna Voci di Fonte (di scena a Siena la prossima settimana, dal 15 al 23 giugno), passo ormai significativo nel cammino dei festival estivi italiani.
C’è chi dice che a fare di Napoli la sede stabile di uno dei festival più importanti (e ricchi) del momento è stata la necessità di far ripartire la cultura del Mezzogiorno, chi dice che Milano è troppo snob, e che Roma – al contrario – concede spazi con fin troppa facilità e, dovendo far fronte alla massa di turisti che la invade d’estate, si preoccupa soprattutto di intrattenere; chi ancora si lamenta perché la Sicilia abbia troppe tragedie e non un festival come si deve. Ancora una volta la Toscana dimostra di avere le carte giuste per alzare la voce, appunto, e dare, anno dopo anno, indicazioni importanti su quale direzione debba prendere il teatro italiano che vuole rinascere.

laLut, centro di produzione e ricerca teatrale, promuove questa nuova edizione insieme al Comune di Siena nell’ambito del progetto di residenza 2008-2010, ormai al termine. Sarà di grande interesse (come lo è per tutti i festival) l’uso degli spazi cittadini: dal 15 al 23 giugno Fonti delle Monache e Fonti di Pescaia (da dove prende il nome la rassegna stessa), Santa Maria della Scala/Museo Archeologico e Fortezza Medicea apriranno le porte a innovazione e sperimentazione, fra teatro, musica, fotografia, premi e laboratori, incontri, aperitivi e progetti dedicati ai più piccoli.
Come apripista – e senza timore di confrontarsi con la prova offerta a Spoleto 2009 da Robert Wilson – l’ottantenne Giancarlo Ilari diretto da Massimiliano Farau presenta “L’ultimo nastro di Krapp” di Samuel Beckett, seguito da “Col sole in fronte” di Maurizio Camilli (fresco di Premio della Critica 2010 dell’ANCT), per la scrittura fisica e la messinscena di Michela Lucenti. “A Pushkin” è il titolo del monologo scritto e interpretato dalla moscovita Anna Tereshchenko, che si confronterà proprio con il mitico scrittore russo e col suo pensiero.
La compagnia romana Biancofango, chiudendo la trilogia dopo “In punta di piedi” e “La spallata”, rilegge Thomas Bernhard con “Fragile Show”, drammaturgia e regia di Francesca Macrì e Andrea Trapani, che è anche interprete, mentre sono tre debutti nazionali le produzioni del Festival: laLut/LenziLurini debutta con “B.I.C.U.S.” tratto dalla raccolta di racconti “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace, diretto da Giuliano Lenzi, interpretato da Ugogiulio Lurini e con “Le brevi torture con suoni schifosi” di Marco Bianciardi; laLut/Francesco Pennacchia (di cui a Castiglioncello si era visto un ottimo “Il custode”) propone “Festa. Effusioni in controluce tra gente per bene”, drammaturgia di Rita Frongia e Francesco Pennacchia proprio sulla flasa riga di Pinter; Egumteatro presenta invece “Il giocatore”, tratto dal romanzo di F. Dostoevskij, regia e allestimento di Annalisa Bianco e Virginio Liberti, con Massimiliano Poli.

C’è poi l’atteso debutto dello spettacolo vincitore del Premio Scrittura di Scena Lia Lapini 2009, “Senza Lear” di Isola Teatro, una drammaturgia collettiva di Armando Iovino, Elisa Porciatti, Laura Riccioli, Pamela Sabatini e Marta Gilmore, che firma anche la regia, per finire con “L’Estate. Fine” una dedica del Teatro delle Ariette (progetto di Paola Berselli e Stefano Pasquini) a Pier Paolo Pasolini.

Per quanto riguarda la premiazione del Premio Lia Lapini, il 20 giugno saranno visionati i quattro progetti finalisti: Roberta Sferzi/Associazione Culturale L’Angelo Ragazzino (“E sotto avverso ciel, luce più chiara”), Silvia Pasello (“L’indesiderato”), Vincenzo Schino/Opera (“Sonno”), Pieraldo Girotto (“Una sporca messa inscena”) e alle 19 la giuria – formata da Rossella Battisti, Gianni Berardino, Dario De Luca, Simona Gonella, Fernando Marchiori, Debora Pietrobono, Alfonso Postiglione, Luigi Ronda, Attilio Scarpellini, Isabella Valoriani – proclamerà il vincitore. Altro premio è quello assegnato al vincitore del Creole Performance Cycle, nucleo centrale di “Playing Identities: Migrazione, Creolizzazione, Creazione”, progetto finanziato dal Programma Cultura 2007/2013 dell’Unione Europea. Dopo “Emigranti” di Jerzy Stuhr, è stato poi attivato un gruppo di ricerca multidisciplinare e la creazione di un Visiting Chair in creolizzazione presso l’Università di Siena.
La sezione musicale ospita tre concerti molto diversi: i vincitori del Premio Ciampi 2007 e del Festival Barezzi Live 2009 Gatti Mèzzi, il collettivo “I suoni di sempre” – Stefano Catini, Giulio Stracciati e Ares Tavolazzi – e un omaggio a compositrici, autrici e intrerpreti proposto dal Maria Laura Bigliazzi Quartetto, mentre l’attenzione alla fotografia si concentra sulle immagini di Daniela Neri, che ha condotto una ricerca sullo spazio riassunta nella mostra “Doppia Esposizione”, un “progetto fotografico che vuole guardare al teatro con occhi diversi dalla semplice descrizione dell’evento per coglierne la struttura espositiva e ricreare lo stesso movimento dello sguardo”.

Infine, oltre alla presentazione del libro “Questo fantasma. Il critico a teatro” a cura di Andrea Porcheddu e Roberta Ferraresi, è prevista una serie di laboratori, da quello di drammaturgia a cura di Francesco Pennacchia e Rita Frongia a quello di teatro e movimento condotto da Vincenzo Schino e Marta Bichisao, e non ultimo quello organizzato da Serena Terranova dedicato proprio all’offerta di spazi per la critica teatrale.

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