Àlex Rigola si dimette da Teatros del Canal di Madrid dopo la violenza in Catalogna

Àlex Rigola, tra i principali registi e drammaturghi europei contemporanei, direttore della Biennale Teatro di Venezia dal 2010 al 2016, si dimette da direttore artistico di Teatros del Canal di Madrid in segno di protesta per quanto avvenuto in occasione del referendum in Catalogna.

In un comunicato in spagnolo che, sostiene, non darà seguito ad altre dichiarazioni, Rigola, nato a Barcellona nel ’69, ha dichiarato di non essere “né un indipendentista né a favore del referendum”, pur essendo andato a votare (su Instagram ha pubblicato una foto al seggio con l’hashtag #bloodysunday).

Gli episodi di violenza registrati domenica 1° ottobre nei confronti della popolazione catalana, “ordinati dallo stesso partito che governa la Città di Madrid”, come ha sottolineato, lo hanno portato a questa drastica decisione, in linea con i principi che lo guidano nella sua professione.

“Sono un artista che ha lavorato come direttore e programmatore in strutture pubbliche con una grande varietà di colori politici – ha esordito nel comunicato stampa – Mai ho pensato che accettare un incarico in un teatro o in un festival implicasse l’appartenenza politica al partito che governa e, sebbene possa sembrare incredibile, così mi hanno dimostrato tutte le persone con cui ho intrattenuto dei rapporti negli ultimi vent’anni”.

Tuttavia, dopo la “violenza brutale” di domenica (le cariche della polizia e centinaia di feriti), Rigola non ritiene più possibile lavorare in serenità per il buon funzionamento del teatro.
Rigola aveva iniziato quest’anno il nuovo prestigioso percorso in un centro delle arti sceniche contemporanee che, nella prima stagione sotto la sua direzione (insieme a Natalia Álvarez Simó per la danza), ospiterà grandi artisti internazionali come Jan Fabre, Alain Platel, Sharon Fridman, Peeping Tom, Jerome Bel, Thomas Ostermeier… per un totale di 61 spettacoli in cartellone. Un incarico, quello della co-direzione artistica del Canal, che avrebbe dovuto portare avanti fino al 2021. Le dimissioni saranno invece effettive prima che finisca la stagione 17/18.
Nel ringraziare chi lo ha sostenuto nel suo ruolo (in particolare riconoscendo il lavoro svolto da Jaime Miguel de los Santos González all’assessorato alla Cultura di Madrid), e nel salutare i lavoratori del teatro e i suoi collaboratori, ribadisce l’amore per Madrid e per la sua popolazione; ciò non toglie la personale necessità di fare tutto quanto è nelle sue possibilità per “mostrare il mio totale disgusto per gli atti violenti arrivati dal Governo dello Stato”.

“Non c’è stata alcuna forma di repressione da parte dello Stato” ha replicato oggi un portavoce della Città di Madrid. “Quello che è successo – ha dichiarato un portavoce del Governo regionale – è che la polizia, seguendo un mandato dell’autorità giudiziaria, non politico, ha preso le decisioni che ha ritenuto opportune per difendere l’ordine legale”.

Ma la decisione di Rigola, che aveva anche convinto Angélica Liddell a un ritorno su un palco spagnolo, ormai è presa: “Un artista (ho sempre dei dubbi di esserlo) credo debba essere coerente sia nella vita che sulle scene. Non vale difendere un discorso in scena e poi non applicarlo per la strada”. E citando lo scrittore Bolaño, Rigola conclude che di fronte a simili fatti non si può “distogliere lo sguardo con coscienza”.

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