Alle radici del Cinema! Il muto in palco di Navello

Cinema!
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Il primo film “sonoro” della storia del cinema risale al 1927: “Il cantante di jazz” di Alan Crosland segna definitivamente la fine del cosidetto cinema muto, una storia nata il 28 dicembre del 1895, giorno in cui fratelli Lumière, a Parigi, mostrarono al mondo il loro ‘cinématographe’.
Da allora, per trent’anni circa, sugli schermi di tutto il mondo gli attori di cinema erano stati muti, potendo contare esclusivamente sulle capacità mimiche del proprio viso e del proprio corpo.

Visto forse obsoleto in alcuni contesti contemporanei, il linguaggio del corpo è però sicuramente l’unico mezzo di comunicazione universale che non invecchierà mai.

Ed è da questo presupposto che nasce il progetto “Cinema!”, coproduzione italo-polacca della Fondazione Torino Piemonte Europa e Teatr Śląski di Katowice.

Lo spettacolo debuttò in una prima edizione nel 2007 al festival torinese Teatro a Corte. E a distanza di anni quell’esperienza, risultato di seminari e laboratori con attori italiani e francesi, è riapparsa rivisitata ma sempre come mezzo utile per permettere ad attori di diversa nazionalità di lavorare insieme. Proprio per quel linguaggio “fisico” legato al cinema muto che, a differenza delle lingue, ha la capacità di creare immediata comunicazione.

La trama dello spettacolo, quindi, è solo un mezzo per mettere in scena un linguaggio universale.
Così come agli albori del cinema, in scena la storia è semplice, fatta di amori, tradimenti, amicizia e rivalsa. Protagonisti sono allora la diva, l’amante violento, la ragazza povera, il giovane belloccio. Tutti alla ricerca della felicità, dell’amore, della gloria, dei soldi.
Ma la storia, si diceva, è un pretesto per il riutilizzo di tecniche ormai quasi dimenticate: l’enfasi della mimica, la pantomima.

Così, sul palcoscenico di “Cinema!” sembra di tornare indietro. E, diciamolo, forse non ne siamo più abituati. Senz’altro l’evoluzione del cinema, con i suoi effettivi speciali e l’utilizzo spasmodico della tecnologia, fanno apparire l’operazione quasi “antica”.

I 75 minuti di “Cinema!” scorrono insieme a cambi scena continui per cercare di ricostruire davanti agli occhi della platea la magia che doveva essere apparsa ai primi spettatori dei fratelli Lumière. E certo occorre sintonizzarsi su canali diversi da quelli consueti per poter comprendere il valore dei piccoli gesti: gambe che corrono, mani che si muovono, sguardi e ammiccamenti a cui davvero non siamo quasi più abituati.

“Cinema!” è una macchina scenografica che consente di seguire la storia attraverso uno sguardo diverso da quello teatrale consueto, o forse di vedere il cinema attraverso lo sguardo del teatro.
Le scene si aprono e si chiudono come un obiettivo, e il loro susseguirsi, da prassi, è annunciato da scritte incorniciate in italiano e in polacco. Sul palco gli attori dello Śląski Teatr a ricordarci come le storie possono essere raccontate anche se le lingue sono diverse.  

A presentare il debutto a Torino, oltre al regista Beppe Navello, anche il Console polacco e il direttore del Teatr Śląski. Un momento d’incontro e nello stesso tempo di riflessione amara per il teatro italiano quando vien detto che, in Polonia, gli attori sono stipendiati, concetto che in Italia rischiamo di non riuscire più non solo a pronunciare, ma nemmeno a mimare.
In scena fino al 23 marzo.

CINEMA!

scritto e diretto da Beppe Navello
scene: Francesco Fassone
costumi: Brigida Sacerdoti
luci: Marco Burgher
assistente alla regia: Beata Dudek
con:
Raffaella – Natalia Jesionowska
Santuzza – Bogumiła Murzyńska
Sophia – Agnieszka Radzikowska
Alfonso – Wiesław Kupczak
Giuseppe – Mateusz Znaniecki
produzione: Fondazione Torino Piemonte Europa e Teatr Śląski

durata: 1h 15′

Visto a Torino, Teatro Astra, l’11 marzo 2014
Prima nazionale


 

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