Al via a settembre la seconda edizione del festival marchigiano, con un ricco programma di workshop a cui ci si può ancora iscrivere
Giunge alla seconda edizione Alloggiando Art Fest, il festival di danza contemporanea e performing arts che avevamo già seguito nel suo debutto nel 2021. Confermata anche quest’anno la location: lo splendido borgo di Montecosaro, in provincia di Macerata, uno dei Cento Borghi che le Marche vantano al proprio interno, peculiarità per la quale la Regione ha chiesto l’inserimento nel patrimonio Unesco.
Nato dalla determinazione della compagnia Hunt_Cdc, che proprio nel comune di Montecosaro ha la sua sede, e fortemente sostenuto da una illuminata amministrazione, la rassegna ha come scopo principale quello di rilanciare i processi creativi e di produzione coreutico/artistica.
Il programma, ricco di eventi, laboratori e spettacoli ospitati sia all’interno del caratteristico Teatro delle Logge, da cui il festival prende il nome, che presentati in site specific, prevede anche un sistema di residenze artistiche e sostegno alla circuitazione di artisti sul territorio marchigiano.
“Per questa nuova edizione – ci racconta Giosy Sampaolo, direttrice artistica del festival – ci siamo orientati verso un periodo più ristretto, accorpando gli eventi in maniera tale da un lato di favorire maggiormente la fruizione del pubblico, dall’altro di facilitare lo scambio tra gli artisti in residenza e quelli più affermati, che presenteranno i loro spettacoli all’interno del festival stesso”.
Cuore di questa iniziativa sono infatti le residenze artistiche, offerte tramite una call: “A differenza della scorsa edizione, in cui era stata aperta a svariati linguaggi, quest’anno si è concentrata esclusivamente sulla danza. Abbiamo però abbinato alle restituzioni delle residenze, spettacoli di artisti già affermati, proprio per offrire possibilità di scambio e crescita”.
Trenta i progetti presentati, due quelli scelti dalla giuria presieduta da Silvia Gribaudi, secondo un indirizzo premiante proposte con linee di lavoro già ben definite e una coerenza evidente tra scrittura progettuale e realizzazione scenica.
Avremo modo così di vedere le aperture dei lavori di Rossella del Vecchio con il suo “Soul Space” il 25 settembre e il duo Casagrande/Giorgini il 2 ottobre con “Dot”.
All’apertura pubblica delle residenze saranno collegati altrettanti spettacoli, rispettivamente “Wish_Per” della compagnia Hunt_Cdc e “Tratti”, un assolo di Roberto Lori, danzatore marchigiano già associato alla compagnia di Simona Bucci, artista/coreografo della Compagnia degli Istanti e direttore artistico del festival diffuso Face Off.
Altri due spettacoli arricchiscono il cartellone di Alloggiando Art Fest: “A corpo libero”, il lavoro con cui Silvia Gribaudi venne proclamata vincitrice del premio Giovane Danza D’autore 2009, e “Collective Trip 7.0” di Malangone/Cabassi, con pianista dal vivo, per la compagnia Borderline Danza.
Fa da corollario alla manifestazione una ricca ed eterogenea proposta formativa. Il 12, 13 e 14 settembre si svolgerà il workshop di illuminotecnica “Corpo/Luce”, che porrà appunto l’attenzione sul rapporto tra luce e corpo in relazione paritaria. Docente sarà Pietro Cardarelli, scenografo, lighting & visual artist e creative director, firmatario del Manifesto Internazionale della Light Art, oltre che collaboratore di importanti nomi del cinema e del teatro.
Il 16, 17, 18 e 21 settembre la compagnia Hunt_Cdc terrà invece un laboratorio coreografico con apertura finale al pubblico, focalizzato sull’aspetto creativo del danzatore.
Silvia Gribaudi offrirà inoltre una masterclass sulla vivacità e la presenza del corpo, in cui la dimensione catartica dello humour e del gioco trovano espressione nella fisicità e gestualità di ogni individuo; mentre i danzatori della compagnia Borderline Danza (Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Antonio Formisano e Giada Ruoppo), in collaborazione con Grap Marche, condurranno uno sharing training in cui esplorare i processi compositivi che sottendono all’opera proposta in cartellone, con un focus privilegiato sui diversi piani di lettura drammaturgica che hanno orientato le traiettorie coreutiche dei due coreografi firmatari del lavoro, Nicoletta Cabassi e Claudio Malangone.
Appuntamento quindi sulle colline marchigiane, eventi culturali che rinsaldano quel legame sinergico fra arte e territorio e tra artisti e pubblico, in una dimensione del piccolo che amplifica la vicinanza e il calore delle relazioni.