Alluvione in Emilia Romagna: tu chiamala, se vuoi, antropocene

Arrabbiati o fortunati?
Arrabbiati o fortunati?

Da Menoventi e Teatro Due Mondi a Teatro dell’Argine, da Cue Press a Città di Ebla, il mondo del teatro racconta queste tragiche giornate: fortunati o arrabbiati?

Cronaca di un disastro annunciato. L’ennesimo.
Non staremo qui a ripercorrere cosa è accaduto negli ultimi giorni in Emilia Romagna, lo sappiamo tutti; ma certo non ce la sentiamo di continuare a parlare di teatro facendo finta di niente. Perché oggi, al di fuori da ogni retorica, c’è da essere arrabbiati.
Abbiamo quindi deciso di dedicare spazio anche a un tema che, in generale, noi certo non tratteremmo, scegliendo di dar voce a chi, quel territorio, lo abita e lo vive dal punto di vista teatrale.

Ci sarebbe tanto, troppo, da dire su chi continua a minimizzare il cambiamento climatico, su chi avalla l’incuria dei territori, su chi nei decenni ha firmato progetti per costruire in luoghi non idonei… E su chi continua, dall’alto, a muoversi solo in un’ottica di profitto e di crescita economica, quando già 60 anni fa studiosi più illuminati ci suggerivano che ragionare esclusivamente in termini di PIL sarebbe stato insostenibile, per di più in un Paese come l’Italia le cui caratteristiche fisiche lo rendono ancor più fragile di altri: un territorio da proteggere, e così avrebbe dovuto essere negli ultimi cento anni, non da sfruttare in nome di una presunta e ingannevole “ricchezza diffusa”.

Raggiungiamo telefonicamente Mattia Visani, direttore della casa editrice Cue Press, specializzata in teatro contemporaneo (ma non solo) con sede a Imola: “Siamo stati molto fortunati, abbiamo avuto solo qualche disagio. Ma qui intorno, a pochi chilometri, è un disastro indescrivibile. I fiumi sono arrivati in autostrada… impressionante. Due metri d’acqua nei centri cittadini…”.
Cue Press sarà comunque presente al Salone internazionale del Libro di Torino, in apertura stamattina, ultima edizione guidata da Nicola Lagioia prima del cambio di direzione, ultime cinque giornate per una fiera editoriale che si preannuncia da record.
Visani, con i suoi collaboratori, sarebbe dovuto partire ieri, ma la situazione lo ha evidentemente impedito: “Partiamo adesso. Devo andare a prendere una mia collega a Faenza, che è massacrata, e spero nel pomeriggio di essere a Torino”.

Rinviata l’anteprima di Ipercorpo :: InPresenza, festival organizzato da Città di Ebla a Forlì. Saltati gli eventi programmati per la serata di ieri, mercoledì 17 maggio, con l’anteprima posticipata al 24 maggio: “Ipercorpo e Città di Ebla esprimono solidarietà alle popolazioni colpite dall’emergenza e si augurano che la situazione torni al più presto alla normalità. Ad oggi, il programma del festival, che si svolgerà dal 25 al 28 maggio, resta invariato”. * aggiornamento del 23 maggio a fondo pagina

Interrotte da ieri anche le attività di ITC Teatro di San Lazzaro di Savena, con la chiusura del teatro e la sospensione di tutti i laboratori. “Nonostante l’esondazione in alcuni punti del Savena e varie situazioni di criticità in alcune zone di San Lazzaro, fortunatamente gli spazi del teatro non hanno subito danni – ci anticipa Giulia Pompili, ufficio stampa di Teatro dell’Argine – C’è stato un po’ di disagio per il rinvio degli appuntamenti previsti in queste serate, ma siamo tra i fortunati!”.

Il regista e drammaturgo Andrea Paolucci, condirettore di Teatro dell’Argine e direttore di ITC Teatro, ci racconta come “Al di là di cantine allagate, alcune strade impraticabili e qualche piccola frana che ha mandato in tilt il movimento di tutta una serie di persone e mezzi, tutto sommato – rispetto alle immagini che abbiamo visto – siamo stati abbastanza graziati”.
Qualche piccolo danno, ma “il teatro ha retto, e anche il tendone, in quanto tensostruttura, sembra aver perfino retto meglio. Ma poi c’è tutta la nostra comunità, fatta di allievi, istruttori, persone che ci stanno scrivendo le loro difficoltà. San Lazzaro è ai piedi di una prima parte precollinare, e gli Appennini sono parte integrante della città di Bologna. Ci sono quindi anche tutta una serie di situazioni complesse nella parte alta della provincia bolognese, con smottamenti e alcune case a rischio. Abbiamo visto amici che sono andati a dormire dai parenti; sono state predisposte dalla Protezione Civile brandine nelle palestre, sia a San Lazzaro che a Bologna, per i circa 3000 sfollati di questa zona. Sono stati due giorni duri, drammatici per chi ha avuto i danni più grossi, ma tutto sommato il nostro pensiero va più alla Romagna, dove invece i danni (a Cesena, Forlì, Riccione…) sono stati davvero ingenti”.

Ora è tempo di valutare quando e come ripartire, anche perché nel fine settimana è previsto ancora maltempo, seppur meno intenso: “Stiamo cercando di capire, anche con gli enti sociali con cui lavoriamo (carceri, ospedali…), se è più utile ripartire subito o aspettare un attimo”, prosegue Paolucci. Domenica e lunedì dovrebbe infatti replicare, nella splendida cornice della biblioteca Salaborsa di Bologna (oggi ancora chiusa per l’allerta meteo), “Cos’è quella cosa che”, conferenza-spettacolo sull’arte della generazione Alpha, evento finale dell’omonimo progetto teatrale iniziato a novembre e rivolto a ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni della Città metropolitana, un progetto che si propone di indagare, attraverso il teatro, cosa li emoziona e cosa considerano arte oggi. “Stiamo cercando di capire se ha senso provare a partire con un’azione bella, in cui la comunità si ritrova ad ascoltare questi ragazzini, oppure se possa venir presa, dai ragazzi stessi, come troppo affrettata”.

Pensando alle zone più colpite come Faenza, abbiamo cercato di metterci in contatto con la compagnia Menoventi: “Purtroppo o per fortuna – ci racconta Gianni Farina – noi questa settimana siamo a Milano”.
La compagnia è infatti in scena con “Il defunto odiava i pettegolezzi”, al Teatro Elfo Puccini fino al 21 maggio. “Nostro figlio però è a Faenza con la sorella di Consuelo [Battiston, ndr]. Noi siamo fortunati ad avere una casa che è un po’ in alto, su un rilievo, ma siamo tra i pochi fortunati. Il resto della città è allagata. Ho visto post di parenti e amici che mi lasciano agghiacciato… gente che ieri notte chiedeva aiuto mentre saliva l’acqua e i vigili del fuoco avevano i telefoni intasati. La città è senza corrente elettrica, cellulari con batterie ormai scariche per chiedere soccorsi… So che gli elicotteri, durante la notte, gettavano dei gommoni per le vie allagate. Una situazione davvero apocalittica. E ancor peggio in collina, dove ad esempio vive mia mamma: è un paese tagliato fuori dal mondo, non più raggiungibile a causa delle frane, sono tutti in palestra, compresa lei che ha 84 anni. Facciamo molta fatica ad avere aggiornamenti, non riusciamo a parlare con queste persone, abbiamo solo contatti indiretti via radio. Sappiamo che non ci sono morti ma danni enormi, stanno sfollando un intero paese”.
A Faenza il Teatro Masini dovrebbe essere salvo poiché posto più in alto, mentre tragica sembrerebbe la situazione degli altri luoghi della cultura cittadina come biblioteca, scuola di musica e musei.

Anche il Teatro Due Mondi ha sede a Faenza: “La città è divisa in due: metà è allagata e metà no – ci racconta il regista Alberto Grilli – Il nostro teatro fortunatamente è nella metà salva. Alcuni di noi hanno invece problemi a casa, così come abbiamo problemi in un magazzino vicino a Solarolo. Stiamo affrontando tutti insieme questa emergenza, cercando di aiutare chi ha bisogno e mettendo a disposizione i nostri mezzi di trasporto (due furgoni e le macchine che abbiamo). In questi giorni stavamo finendo l’allestimento di uno spettacolo, un “Candido” che dovevamo presentare a fine mese, ma adesso stiamo valutando se sospendere i lavori qualche giorno per dedicarci a chi ha bisogno di una mano. Dove l’acqua è arrivata ha fatto davvero tanti danni: bisogna rimboccarsi le maniche, ed è una cosa – lavorare con le mani – che sappiamo fare, fa parte del nostro dna. Siamo disposti a cambiare i nostri programmi e andare incontro alle emergenze, e soprattutto a sentirci parte di una comunità che adesso è davvero colpita”.


* Aggiornamento del 23 maggio da Città di Ebla.
A causa della grave alluvione in Emilia Romagna, la direzione organizzativa di Ipercorpo ha deciso di rinviare la XIX edizione del festival, che sarebbe dovuta svolgersi a Forlì, negli spazi di EXATR e dell’Arena Forlivese, dal 25 al 28 maggio. Tutti gli eventi sono quindi annullati.
“La tragedia che ha colpito il nostro territorio non permette a Città di Ebla di aprire le porte di EXATR per poter consentire a Ipercorpo 2023 :: InPresenza di aver luogo – dichiara il direttore Claudio Angelini – Il festival è rinviato in autunno a date da destinarsi. Ora tutte le nostre energie sono orientate per dare una mano a coloro che ci sono prossimi, che a pochi metri da EXATR sono stati meno fortunati di noi e hanno perso molto, in alcuni casi tutto. Ringrazio tutti gli artisti per la comprensione e i curatori del festival per la scelta fatta. Ringrazio inoltre la squadra tecnica e organizzativa di Ipercorpo che convertirà le giornate di lavoro al festival in giornate di lavoro per aiutare la Città di Forlì a risollevarsi. Adesso occorre una presenza diversa da quella che avevamo immaginato”.

Le nuove date di Ipercorpo verranno comunicate appena possibile e il servizio di biglietteria provvederà ad informare gli acquirenti tramite email sulla modalità di rimborso dei biglietti acquistati. Info: biglietteria@ipercorpo.it | 3208019226

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