Lo spettacolo di Ibsen, per la regia di Rimas Tuminas, è in scena a Milano dal 7 al 12 marzo
Incontriamo Andrea Jonasson al Teatro Nazionale di Genova. E’ tornata in scena in Italia dopo oltre un decennio di assenza, salvo qualche intervento in occasione dei cento anni dalla nascita di Giorgio Strehler, col quale ha condiviso più di vent’anni di vita fuori e dentro il palcoscenico.
Interpreta il complesso personaggio della signora Alving negli “Spettri” di Ibsen, per la regia di Rimas Tuminas e nella nuova versione drammaturgica curata da Fausto Paravidino, che sarà in scena dal 7 al 12 marzo al Teatro Elfo Puccini di Milano.
Non concede spesso interviste, non le piacciono. Eppure è un’attrice generosa, sensibile, attenta al dettaglio e alle parole. Delle tante richieste approva soltanto la nostra, e la ringraziamo per questo.
Entriamo in camerino e, fra i consueti oggetti, non possiamo non notare la foto del marito, in bianco e nero, vicino allo specchio.
E’ lei per prima a parlarci di lui, del suo genio, della difficoltà a raccontarlo, del privilegio e della fortuna di essergli stata accanto. Parlando di Strehler parliamo così, indirettamente, anche di Andrea Jonasson, di questo ritorno in Italia e del teatro di oggi.