Intrecci con l’altro drammaturgico a Benevento Città Spettacolo

Boris Godunov (La Fura dels Baus)
Boris Godunov (La Fura dels Baus)
Boris Godunov (photo: borisgodunov.es)
Nasce sotto il segno di una ritualità intima con il tema “Lo straniero. Disa(r)mare la prosa – incontri, confluenze, intrecci con il cosiddetto ‘altro drammaturgico’” la XXIX edizione di Benevento Città Spettacolo, diretta da Enzo Moscato.

Apertura affidata al Boris Godunov de La Fura dels Baus, liberamente tratto dall’omonima opera di Alexander Pushkin ed ispirato al sequestro di oltre ottocento civili da parte di militanti ceceni nell’ottobre del 2002 all’interno del Teatro Dubrovka di Mosca.

Tra gli altri appuntamenti della rassegna campana da segnalare il debutto del nuovo spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti Tra la terra e il cielo; lo studio Malacorte, una produzione Teatro Stabile dell’Umbria e ZoeTeatro a cura di Michele Bandini e Emiliano Pergolari; Elisabetta Pozzi in Sorelle di sangue, opera per teatro danza e musica da Ghiannis Ritsos e Hugo Von Hofmannsthal; Moni Ovadia in Rabinovich e Popov; Remondi e Caporossi con Orchestra in sciopero, un assemblaggio sotto forma di concerto di versi e brevi strofe composte dalla storica coppia del teatro d’avanguardia; l’Orestea pulp della Compagnia Teatrale Krypton capitanata da Fulvio Cauteruccio; l’esito del laboratorio curato da Gesualdi/Trono con gli attori-internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa; Valter Malosti in Venere e Adone. Chiusura il 21 settembre.

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