Capossela apre la XIV edizione di Collinarea, che rimane in famiglia

Vinicio Capossella per l'anteprima della XIV edizione di Collinarea
Vinicio Capossella per l'anteprima della XIV edizione di Collinarea
Vinicio Capossella per l’anteprima della XIV edizione di Collinarea (photo: Isabella De Maddalena)

Il nostro agente segreto, inviato in incognito ieri sera all’anteprima di Collinarea a Lari (PI), ci racconta di una serata a ritmo di rebetes, con il cielo stellato e Vinicio Capossela rimasto stregato dalla bellezza del luogo. Lo dichiara lui stesso, con il castello che fa da controscenografia al palco e uno spicchio di luna luminoso che lo sovrasta.
La piazza è piena di persone di tutte le età, dalle signore ingioiellate alle ragazze in canottiera, e di tanti bambini che magicamente hanno il ritmo nelle vene.

Molti si siedono in terra, sotto il palco, per sentirsi tutti più vicini ai musicisti con il loro corifeo. Lo spirito di Collinarea sembra essere presente, e Capossela – con i suoi strepitosi musicisti greci – lo anima a ritmo di sue canzoni storiche (“Scivola vai via…”, “Con una rosa”…) e di nuove melodie rebetes (“Abbandonato”,
“Rebetiko mou”…).
Dopo la metà del concerto il pubblico non riesce a più a restar seduto, e sulle note del Ballo di San Vito (e come potersi trattenere?) tutti in piedi, scatenati in una danza che non farà tornar seduto nessuno fino alla chiusura del concerto. E’ con questa anteprima musicale che Collinarea si appresta a partire domani, 26 luglio, per una XIV edizione che vede il progetto di Scenica Frammenti, per la direzione di Loris Seghizzi, arricchito della collaborazione artistica di Roberto Bacci e Luca Dini, che si aggiungono al nucleo della scorsa edizione con Massimo Paganelli e il ‘nostro’ Marco Menini (che, per la cronaca, non è l’agente segreto di cui si diceva in apertura) per la parte dedicata a poesia e incontri.

L’edizione 2012 conserva il sottotitolo “genius loci” perché il festival si nutre dell’aria particolare di Lari, in ascolto dell’eco del tempo. Il soffio della storia ha attraversato nel corso dei secoli il paese, lasciando un’atmosfera magica sempre più rara da trovare, soprattutto per chi è abituato ai ritmi della città.
La famiglia I lari sono il filo rosso del programma, declinato in diverse accezioni, attraverso un sottile gioco di parole tra il nome del paese e il concetto romano di ‘lares’ come divinità tutelari della casa, della famiglia.

Scenica Frammenti è storicamente la famiglia teatrale di Lari, dove il termine ‘familia’ è legato all’universo del teatro e alle sue famiglie di attori. I Barone-Seghizzi sono un’antica comunità di teatranti; con il loro lavoro, di generazione in generazione, hanno attraversato il Novecento e ancora oggi mantengono viva una tradizione di pratiche artistiche e di ascolto dei linguaggi.
Famiglia allora come luogo di incontro, di creazione, di confronto, di appartenenza ma al contempo di distanza, scontro, ricerca di una nostra unicità.

Fino al 4 agosto 30 spettacoli con protagonisti Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino, Carrozzeria Orfeo, Silvia Pasello, Scenica Frammenti, Federica Fracassi – Teatro i, Gey Pin e Nickolai Nickolov, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, Egumteatro, LeViedelFool, Biancofango, Alice Giulia Di Tullio, Ascanio Celestini, Ciro Masella, Compagnia laboratorio SF, Roberto Abbiati, Zorba Officine creative, Dario Marconcini e Giovanna Daddi, Compagnia Laboratorio di Pontedera, Carullo – Minasi, Michele SanteramoTeatro Minimo, Roberto Castello, TeatrodellebambolE, Effetto Larsen, Macelleria Ettore e Teatri dei venti.

In più una serie di laboratori aperti a grandi e bambini, che vanno dall’illustrazione di Eva Montanari al laboratorio di scrittura di Michele Santeramo, dal laboratorio Per chi si vuole divertire di Roberto Abbiati alla performance urbana di massa di Effetto Larsen.

Sabato 4 agosto, come da tradizione, grande festa finale che vedrà l’intero borgo medievale invaso da artisti e performance itineranti, con tanti gruppi ospiti in attesa del concerto Taranta d’amore diretto da Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana e la partecipazione di Peppe Servillo, a chiudere questa edizione del festival.
Klp non potrà mancare qualche incursione…
 

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