Danza e sperimentazioni per Inequilibrio 15. Le anticipazioni da Armunia

Complexes des genres di Virginie Brunelle (photo: Mathieu Doyon)
Complexes des genres di Virginie Brunelle (photo: Mathieu Doyon)
Complexes des genres di Virginie Brunelle (photo: Mathieu Doyon)

Meno “prove d’attore” e tanta, tanta danza: sembrano questi due degli elementi salienti della primavera/estate che attende gli spazi (interni ma anche esterni) del Castello Pasquini a Castiglioncello.
“Partirà con la rassegna di danza Rigenerazioni/Eccentriche, il prossimo Inequilibrio 2015” ci annuncia infatti Angela Fumarola, condirettrice assieme a Fabio Masi di Armunia.
In due fine settimana, dal 21 al 30 maggio, l’ente toscano presenterà infatti un focus sulla danza contemporanea per poi approdare, tra la fine di giugno e gli inizi di luglio, al festival vero e proprio, giunto alla sua diciottesima edizione.

Sul palco del castello Pasquini a Castiglioncello (LI) e in alcuni luoghi non generalmente deputati allo spettacolo come il Centro Culturale Le Creste e la Coop di Rosignano Solvay, la rassegna Rigenerazioni/Eccentriche ospiterà sette coreografi: Virginie Brunelle, Silvia Gribaudi, Elisabetta Lauro con César Augusto Cuenca Torre, Francesca Pennini, Manfredi Perego e Irene Russolillo.
“I sette coreografi sono chiamati a raccontare il proprio mondo con il filo conduttore del maschile e del femminile, delle diverse età della vita e della percezione che abbiamo di esse – continua Fumarola – Le loro coreografie porranno il corpo al centro di un dialogo denso di emozioni, verità e storie, dall’adolescenza all’età matura, tra paesaggi linguistici ed emotivi che diverranno il contenitore per eccellenza dove sovvertire canoni”.

Si comincerà il 21 maggio con “Amleto” del Collettivo Cinetico di Francesca Pennini: attori professionisti, dilettanti, malcapitati, timidi intellettuali, registi, esibizionisti, danzatori, sostituti dell’ultimo minuto, si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo, guidati da un’incorporea voce fuori campo. Il 22 maggio, il Collettivo si sposterà al centro culturale Le Creste di Rosignano Solvay, dove lo spazio sarà ritagliato in “vignette” performative tratte dallo spettacolo “XD Vignete sfuse per uso topico”, racconto per immagini in cui le maschere tragiche del sorriso postmoderno, danzano insieme a supereroi malandati e inebetiti.

Sabato 23 maggio la compagnia canadese di Virginie Brunelle presenterà invece “Complexes des genres”, incontro/scontro tra maschile e femminile rappresentato attraverso una danza acrobatica, energetica, fortemente fisica, ironica e irriverente.
Nel secondo weekend la rassegna ospiterà la serata Anticorpi Explò/Progetto Anticorpi XL con gli spettacoli di Irene Russolillo, Manfredi Perego e la compagnia Cuenca Lauro. Sarà invece ospitato al centro commerciale Coop di Rosignano Solvay, il site specific curato da Silvia Gribaudi, “Over 60”, che vede protagoniste, come si evince dal titolo, donne over 60. Una creazione frutto di un laboratorio che la coreografa terrà al centro culturale Le Creste, nel quale si intrecceranno personalità diverse in dialogo tra di loro. Ancora Silvia Gribaudi e over 60 per “What age are tou acting?”, dove sarà accompagnata in scena da Domenico Santonicola, 66enne che si descrive così: “Perdo la vista, sento poco, il cuore batte più forte, la voce si riposa e le mani sono più nodose, mentre lo spirito e la passione sono più accesi”.

E per quanto riguarda il teatro di Inequilibrio 2015?
“Diciamo subito le date: saranno due lunghi fine settimana, da mercoledì 24 a domenica 28 giugno e da mercoledì 1 a domenica 5 luglio” anticipa Fabio Masi.
Con un misto di soddisfazione ed orgoglio, tiene a sottolineare come Armunia persista nella sua volontà di favorire “processi di creazione artistica, e tutto ciò all’interno di una comunità di cittadini e non di un territorio, termine che ormai significa tutto e niente”.
E a proposito di processi di creazione, “il festival vedrà in scena il primo giorno “Pappagalli verdi” della Compagnia Lombardi-Tiezzi e “Il gabbiano” di Garbuggino-Ventriglia”, di cui vi avevamo parlato qualche tempo fa.
Poi, “in una sorta di continuità e sostegno nei confronti di artisti sui quali Armunia scommette da tempo”, sono confermate le presenze al festival di Claudio Morganti, Oscar De Summa, Nerval Teatro, Quotidiana.com, Leonardo Capuano e Roberto Latini/Fortebraccio Teatro.

Tra le novità “l’uso di spazi esterni alle mura del castello, che vedranno lavori in corso site specific, sfruttando però solo la luce naturale, quella dell’alba e del tramonto, per poi giungere alla forma definitiva per debuttare in stagione. In questo modo anche il festival diventa un’occasione di ricerca, un vero esperimento nell’esperimento”.

Ai nomi citati vanno aggiunti “graditi ritorni” come Roberto Rustioni, Alfonso Postiglione, Macelleria Ettore; e poi Sebastian Barbalan – con un gruppo di giovani attori under 35 -, gli ungheresi Hodworks e per la danza Claudia Catarzi, la già citata Irene Russolillo, e Simona Bertozzi, Maurizio Saiu, Moreno Solinas, Helen Cerina, Adrienn Hód, Daniele Ninarello con il progetto vincitore del premio CollaborAction 2014 assegnato dalla Rete Anticorpi XL.
Molti di questi ospiti presenteranno lavori frutto di percorsi residenziali presso l’ente toscano e quando si parla di residenze Armunia rappresenta uno dei centri che da sempre molto ha scommesso e scommette sull’ospitalità come momento fondante e luogo imprescindibile di condivisione.

Tra gli ospiti della prossima edizione di Inequilibrio ci sarà il ritorno di Luca Scarlini, il primo studio per un radiodramma della compagnia Murmuris/Attodue con il coordinamento registico di Massimiliano Civica, mentre i Gogmagog proseguiranno la proficua collaborazione con Virginio Liberti; e ancora il giovane collettivo IΩ` Teatro coordinato da Renata Palminiello, il romano Lorenzo Manna, i toscani mo-wan teatro, la compagnia Angelini/Serrani -Teatro Patalò, Teatropersona e la compagnia OSM (Occhisulmondo), per un totale di 13 prime nazionali.
Da segnalare, all’interno del programma, due trilogie, quella dedicata ai Quotidiana.com che porteranno in scena in tre sere i capitoli di “Tutto è bene quel che finisce” e quella di Claudia Catarzi con “Qui, ora”, “Sul punto” e “Intorno al fatto di cadere”.

A completare il programma due progetti: la terza parte di “Tre studi sulla vacuità” del collettivo Fosca e “diffraction #1 in paradise artists can fly”, pièce multimediale ideata e musicata dal compositore Gabriele Marangoni con testo dello scrittore kosovaro Jeton Neziraj.

Un’edizione che, rispetto alla precedente, ci sembra puntare meno su “prove d’attore” a favore di messinscene di gruppi portatori di un’idea di teatro incentrata sull’attualità; per la danza l’idea centrale sarà invece l’attenzione sul corpo e sulla figura per comunicare, per usare le parole di Angela Fumarola, “vibrazioni che neghino linee classiche, con cifre stilistiche molto chiare e che raccontino maschile e femminile senza rinunciare alla bellezza”.

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