Dove torna chi torna dal coma? Il nuovo Pinocchio di Babilonia Teatri

Il Pinocchio di Babilonia Teatri
Il Pinocchio di Babilonia Teatri
Il Pinocchio di Babilonia Teatri
Questa volta Pinocchio non racconta bugie, ci racconta storie vere, che tornano alla luce dopo molto tempo passato al buio.
Sono le storie vere con cui Babilonia Teatri mostra la realtà sotto una forte luce bianca, che denuda gli intenti e sospende il tempo.

Il progetto Pinocchio nasce dall’incontro tra la pluripremiata compagnia veneta e Gli Amici di Luca, associazione onlus di volontariato e compagnia teatrale composta da ragazzi con esiti di coma; attori e volontari che si propongono l’integrazione sociale e la riabilitazione delle persone risvegliatesi da periodi di coma, contribuendo alla sensibilizzazione della comunità al problema.

Il progetto laboratoriale inizia alla fine del 2011 e ha presentato finora due studi, proposti al pubblico quest’estate a Bassano del Grappa nell’ambito del festival B.Motion e a Bologna in ottobre, presso la Casa dei Risvegli, un centro innovativo di riabilitazione e ricerca. Lo spettacolo ha visto ora il debutto in anteprima al Teatro al Parco di Parma, nell’ambito del festival Zona Franca.

Babilonia Teatri si incammina così sulle tracce di Pinocchio, la fiaba italiana per antonomasia, visceralmente radicata nel nostro immaginario collettivo, dove un burattino che si risveglia bambino meglio non poteva impersonare un’altra fiaba altrettanto suggestiva e commovente, ma ben più reale e tangibile, il risveglio di una persona da uno stato di coma.

Accantonati per una sera l’irruenza del ritmo delle parole cui ci hanno abituati e gli impetuosi anatemi contro le ipocrisie della società attuale, cifra stilistica che contrassegna tutta la loro carriera e con cui hanno intelligentemente nutrito il pubblico durante questi anni, Valeria Raimondi ed Enrico Castellani inscenano una sorta di dinamico talk show dove protagonisti sono tre pazienti con alle spalle l’esperienza di un prolungato stato di coma: Paolo Facchini, Luigi Ferrarini e Riccardo Sielli.

Tramite l’espediente di un’intervista semi improvvisata, condotta dalla voce fuori campo di Enrico Castellani, invisibile Mangiafuoco che manovra i suoi burattini-attori, i tre interpreti si cimentano in uno stralunato dialogo costantemente in bilico tra paradosso e ricordo intimistico, mai sfacciatamente irriguardoso, dove rivivono le personali tragiche esperienze di vita. E dove il racconto di Collodi rimane sullo sfondo e si riduce a pretesto per raccontare se stessi, nella propria umanità ferita da drammatiche vicende ma inviolata nella sua risorsa di coraggiosa testimonianza di un’esistenza temporaneamente sospesa.

Si parte quindi per un viaggio furibondo alla ricerca di una fata né turchina né tinta ma bionda naturale, di una visita in moto al paese dei balocchi per scoprire che non è un luogo fisico ma è dentro ad ognuno di noi, per ritornare alla vita reale dopo aver dimorato nella nera pancia della balena.
Si illuminano allora schegge di realtà che divengono specchio di umanità concrete, che frantumano la finzione teatrale in estreme esperienze drammatiche di incidenti e disgrazie, ma anche di estrema volontà di riscatto e guarigione.

Un’affettuosa commistione tra verità e finzione teatrale affrontata con lucido sguardo indagatore ma che crea e lascia spazio al riso e all’autoironia, senza mai comunque sacrificare sensibilità e buon gusto, esaltando spontaneità e naturali doti istrioniche dei tre interpreti, evitando passaggi troppo forzati o artificiosi. Una prova molto audace questa di Babilonia Teatri che, pur nei limiti pratici che inevitabilmente emergono negli esiti laboratoriali di questo genere, riesce abilmente a padroneggiare situazioni e dinamiche emotivamente complesse, veicolandole in una poetica di sincero e partecipe divertimento.
Un buon tentativo, inoltre, per allargarsi verso nuovi linguaggi e incontri creativi, senza tradire i propri navigati codici espressivi.
Sabato prossimo, 8 dicembre, la prima nazionale al Teatro Storchi di Modena.

PINOCCHIO
di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani
con: Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli e Luca Scotton
collaborazione artistica: Stefano Masotti e Vincenzo Todesco
scene, costumi, luci e audio: Babilonia Teatri
organizzazione Babilonia Teatri e BaGs Entertainment
grafiche: Franciu
produzione: Babilonia Teatri
collaborazione: Operaestate Festival Veneto
con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna patrocinio Emilia Teatro Teatro Fondazione
residenza artistica Babilonia Teatri e La Corte Ospitale
laboratorio teatrale presso la Casa dei Risvegli Luca De Nigris realizzato col contributo della Fondazione Alta Mane-Italia
durata: 1h 50′
applausi del pubblico: 2′ 3”

Visto a Parma, Teatro al Parco, il 23 novembre 2012

anteprima nazionale


 

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