Da cosa stanno scappando i giovani di “Across Lightback”, la maratona performativa che Dynamis Teatro ha ideato in quattro città italiane (Roma, Milano, Napoli e Ravenna) e ha recentemente presentato all’Opificio Telecom Italia di Roma per Teatri di Vetro? È la fuga di una generazione impaurita dal futuro? Annoiata dalla vita reale e alienata da quella virtuale? Domande impegnative.
Sessanta adolescenti sono stati reclutati dalla compagnia, fondata nel 2007 da Andrea De Magistris, per correre in città, intervistare i passanti e restituirne dialoghi e impressioni attraverso Twitter e WhatsApp: durante la presentazione l’evento viene mostrato in video, con un software che fa scorrere tweet, foto e messaggi e con alcune dirette Skype, spettacolarizzato attraverso una performance dal vivo.
Davanti agli schermi, una “Lola corre” nostrana marcia sul posto per 42 minuti con il cellulare in mano e interagisce con le immagini che le scorrono dietro, manipolate live da Dynamis Teatro, schierato alla sinistra della scena. Ripete stralci del lavoro fatto dai suoi colleghi fino ad adesso. Un’immagine pura, dove il sudore si mescola con la tecnologia. Accanto a lei un’altra performer scrive su una tuta da lavoro bianca le frasi generate da questo sussulto mediatico.
Tra tweet e sudore, l’intelligenza dell’operazione sta nell’evitare l’ennesima critica alla dittatura del 2.0 ma nel mettere in relazione le possibilità del web con i racconti di adolescenti e passanti che scaturiscono dalle domande “Qual è il tuo oggetto di felicità?”, “Qual è il luogo del tuo quartiere che vorresti far sparire?”, “La tua vita privata è privata di cosa?”, “Qual è l’azione che ripeti costantemente nelle tue giornate?”, e con il territorio che li genera (le città teatro della performance).
Ecco allora che gli adolescenti, da utenti passivi, diventano cittadini attivi, per far emergere il mood delle città che viviamo e per – magari! – iniziare un dialogo con le istituzioni. Per ora il risultato è uno sconforto urbano dato da privazioni reali come la mancanza di spazi e opportunità e dall’oppressione scolastica. Vivere costantemente connessi non è il primo dei mali, e sicuramente non l’unico, basterebbe che questi nativi digitali venissero accompagnati, presi per mano nella corsa velocissima della tecnologia.
Assistiamo ad un teatro di massa con adolescenti con echi da non-scuola ravennate (non a caso partner del progetto). Lo spettacolo si conclude con l’entrata in scena di numerosi maratoneti che ostentano e ci invitano a leggere le loro scritte-graffiti sulle tute bianche (come quella in scena).
Il progetto non termina ma cerca altre strade dove correre; la sua ulteriore evoluzione sarà presentata al Teatro Vascello di Roma il prossimo fine settimana: 17, 18 e 19 maggio.
Across Lightblack
ideazione: Dynamis Teatro
regia: Andrea De Magistris
drammaturgia: Andrea De Magistris, Giovanna Vicari
performer: Pietro Angelini, Ilaria Bevere, Concetto Calafiore, Filippo Lilli, Dalila Rosa, Francesco Turbanti, Valentina Vaccarini, Marta Vitalini alla guida delle squadre di adolescenti nelle 4 città coinvolte
live e direzione tecnica: Paride Donatelli
prodotto da: Hi-Kari Produzioni/ Dynamis Teatro
realizzato in collaborazione con: Teatro Vascello TSI La Fabbrica dell’Attore, Roma/ Campo Teatrale, Milano/ interno 5 e START, Napoli/ non-scuola Teatro delle Albe, Ravenna
e con: Teatri di Vetro e Fondazione Romaeuropa
durata: 42’
applausi del pubblico: 2’ 42’’
Visto a Roma, Opificio Telecom Italia, il 24 aprile 2013