Pim: l’assemblea cittadina di Edoardo Favetti

Pim Spazio Scenico

Pim Spazio ScenicoSi autodefinisce una “casa di cultura”, spazio “contenitore delle arti, punto di convergenza e ponte tra culture innovative”, ma anche “forma di assemblea cittadina”. Il Pim Spazio Scenico di Milano nasce come associazione nel 2005 per poi iniziare le attività l’anno successivo.
A dirigerlo Edoardo Favetti, classe 1975, che nella chiacchierata video che presentiamo oggi ripercorre quegli inizi (non così lontani) per poi aprirsi ai progetti futuri.

Fin da subito l’identità del Pim, identificabile anche dalla sua dislocazione un po’ periferica all’interno della città di Milano, emerge con evidenza: ospita infatti giovani compagnie, che cresceranno diventando nomi della nuova drammaturgia italiana. Ma non vive di solo teatro e danza, ospitando musica e jazz in particolare.

Un mix di novità e freschezza che porta il Pim a farsi conoscere sia dalla stampa che dalle stesse compagnie della ricerca nostrana. “Abbiamo cavalcato l’onda del successo”, ammette lo stesso Favetti, senza diventare però una meteora, ma continuando a lavorare, “sette giorni su sette”, grazie anche al sostegno economico di un mecenate, indispensabile sia per sorreggere l’attività organizzativa del Pim che le compagnie passate in questi anni da via Tertulliano.

Anche questo debutto di 2010 sarà all’insegna di gruppi giovani provenienti da tutta Italia e non solo: da Fibre Parallele (22-25 gennaio) a Korekanè (30 gennaio- 1° febbraio), da Paola Bianchi (6 febbario) a Città di Ebla (12-15 febbario) o alla danza di David Fernandez (20 febbraio).

Per il futuro uno degli obiettivi è fornire formazione gratuita sottoforma di residenze. E’ questo il progetto Reform, che unendo le parole “residenza” e “formazione” mira proprio (anche se sembra un gioco di parole) a riformare la formazione stessa. Per arrivare a questo traguardo il Pim dovrà bussare a numerose porte, nella speranza di sostegni economici istituzionali.
Ma non è l’unico progetto, perché allo staff del Pim piacerebbe anche orientarsi verso la produzione, soprattutto in ambito di danza.
Insomma, le idee in cantiere sono tante, e il Pim ha dalla sua una giovane età ma già ricca d’esperienza.

0 replies on “Pim: l’assemblea cittadina di Edoardo Favetti”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *