Elogio della vita a rovescio. Il debutto di Daria Deflorian a Short Theatre

Giulia Scotti in scena (ph: Claudia Pajewski)
Giulia Scotti in scena (ph: Claudia Pajewski)

Protagonista Giulia Scotti, in scena al Teatro Basilica di Roma

“Elogio della vita a rovescio”, della regista e attrice Daria Deflorian, presentato a Short Theatre 2023, segna un cambio di passo nella carriera dell’autrice: il fermo, almeno temporaneo, del duo con Antonio Tagliarini.

Il bellissimo Teatro Basilica di Roma, uno spazio nudo e senza quinte, ospita una scenografia semplice: tre microfoni, dei sacchi pieni, cumoli di polvere bianca e la protagonista, Giulia Scotti, già in scena. L’attesa che precede l’inizio, abbastanza lunga data la sala gremita, sembra farle perdere la presenza nel qui ed ora, che con la prima battuta ritrova però immediatamente.

Le mani dell’attrice, con i palmi ben aperti, descrivono pienamente ciò che le parole esprimono; la voce sottile e chiara, nitida, sostiene la sua figura. Il lavoro sul corpo è stato curato da Andrea Pizzalis, facendo sì che “ogni respiro, ogni passo, ogni mossa dei capelli sia un lungo racconto” spiega Deflorian.

Un elemento sembra emergere, soprattutto all’inizio, con chiarezza cristallina: la giovane attrice vuole ricalcare nei gesti e nel modo di recitare la regista stessa, fino quasi a muovere un po’ di nostalgia per la sua assenza in scena.
Poi, con il susseguirsi delle scene, si coglie una naturalezza nel recitare che assomiglia più alla sua personale interpretazione del testo, alla cui scrittura ha effettivamente partecipato.

Ma veniamo al testo. “Elogio della vita a rovescio” è costruito intorno a “La vegetariana”, romanzo della scrittrice coreana Han Kang che le è valso il Man Booker International Prize, premio letterario tra i più prestigiosi al mondo. Protagonista è una donna, proprio come nel nostro spettacolo, che “scivola a lungo dentro la vita senza farsi notare, ma che un giorno, dopo un sogno, comincia a dire no, a non volere più essere complice della violenza che permea la gran parte delle nostre azioni e delle nostre relazioni” racconta la regista. La donna smette di mangiare carne fino a provare a diventare un vegetale.

La regista parte dalle opere della scrittrice e dalla sua profonda ammirazione verso quest’autrice, così attenta ai legami familiari, per elaborare il suo personalissimo racconto sulla violenza. Violenza interna alle relazioni domestiche e violenza esterna del mondo.
Il punto di partenza è il rapporto osmotico tra due sorelle, una delle quali, la maggiore, si svela in tutta la sua umanità fragile e confusa. Flashback di episodi vissuti in famiglia e flussi di coscienza si alternano in un mix di realtà e fantasia, si incuneano tra il racconto del personaggio e della persona e i loro silenzi.

Diviso in tre atti, il racconto incontra anche le altre opere della scrittrice, “White Book” e “Atti umani”, mescolandone riflessioni personali ed elementi biografici, spaziando tra dimensione esistenziale e fantasia.

Questi veloci passaggi dalla vita dell’autrice a quella della scrittrice, misti a vari elementi di finzione, incalzano lo spettatore con un flusso di immagini e pensieri sempre più rapido.

“Ma quando leggiamo le parole di qualcuno, quando partecipiamo ai suoi momenti più vulnerabili, quando le sue parole esprimono i nostri sentimenti con più precisione di quanta potremmo mettere in campo noi, ma come possiamo continuare a considerare quel qualcuno un estraneo?”, recita il testo teatrale.

Lasciamo la sala con la sensazione di aver conosciuto una moltitudine di persone: le due sorelle, la scrittrice coreana, la regista, l’attrice. Riemergendo dal silenzio, non sentiamo più il bisogno di spiegare cosa abbiamo provato, pensato, esperito in quest’ora, per “resistere alla diffusa sensazione che raccontarsi vuol dire esistere” per usare ancora le parole di Daria Deflorian.

ELOGIO DELLA VITA A ROVESCIO
un progetto di Daria Deflorian condiviso con Giulia Scotti
liberamente ispirato all’opera di Han Kang
con Giulia Scotti
collaborazione alla drammaturgia Andrea Pizzalis
aiuto regia Chiara Boitani
disegno luci Giulia Pastore
disegno del suono Emanuele Pontecorvo
regia Daria Deflorian
produzione, organizzazione, amministrazione Valentina Bertolino, Silvia Parlani, Grazia Sgueglia
una produzione A.D. 2023
in collaborazione con Index Muta Imago, TeatroBasilica e Lottounico – Carrozzerie | n.o.t
ph. Andrea Pizzalis

Durata: 55′
Applausi del pubblico: 5′

Visto a Roma, Teatro Basilica, il 15 settembre 2023
Prima assoluta

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